Polemica sul car sharing in città, Zenoni: «Misura coerente: lo utilizzeranno anche i residenti»
L'assessore all'Ambiente e mobilità risponde all'interrogazione avanzata dal consigliere di minoranza Luca Nosari
Dopo le perplessità del consigliere di minoranza Luca Nosari sul servizio di car sharing "All Ways" da poco inaugurato, in particolar modo riferite alla sosta gratuita in tutti gli stalli (compresi blu e gialli) e alla libera circolazione nelle Ztl, è arrivata la replica dall'amministrazione comunale, a firma dell'assessore all'Ambiente e mobilità Stefano Zenoni.
«Non condivido le conclusioni - si legge -. La misura è a mio parere sensata e coerente con le finalità del progetto. I servizi di car sharing sono considerati un servizio di mobilità per tutti i cittadini: la condivisione delle autovetture può contribuire alla riduzione del tasso di motorizzazione e offrire un'alternativa condivisa all'uso del mezzo privato ed esclusivo».
L'assessore sottolinea che le agevolazioni alla sosta e all'accesso alle Ztl sono comuni a tutte le città in Italia e in Europa che aderiscono al servizio. «Questo avviene nelle città che hanno migliaia di veicoli e avviene anche a Bergamo, dove sono circa una trentina in tutto, sommando tre operatori di cui già attivi da anni con le stesse agevolazioni (E-Vai e Mobilize). Abbiamo già avuto momenti con una trentina di auto in città dedicate al car sharing, aventi le stesse agevolazioni, ma non abbiamo mai registrato problemi (e infatti l'interpellanza arriva ora, vista la notizia della novità, e non è arrivata in passato)».
Zenoni: «Non saranno tutte parcheggiate negli stalli gialli»
Dal punto di vista quindi delle soste, che Nosari aveva giudicato «discriminazioni per i residenti», l'assessore Zenoni sottolinea invece che la possibilità di parcheggiare anche nelle strisce gialle è necessaria «affinché il servizio sia utile per tutti i residenti, anche quelli delle zone più centrali che dal car sharing possono trarre un servizio utile se non hanno la seconda auto e non ne hanno alcuna. Altrimenti chi risiede in Città Alta o in centro non avrebbe mai la possibilità di prendere una di queste auto. Oppure non avrebbe la possibilità di utilizzare uno stallo vicino a casa per terminare il parcheggio».
Aggiungendo che sì, qualche cittadino potrebbe lasciarle in quelli gialli, ma accadrebbe solo raramente: la società le riposiziona poi negli stalli appositi dedicati al car-sharing oppure in quelli bianchi esterni. Tema Ztl, invece, Zenoni cita una delibera di Giunta datata agosto 2012, in cui viene istituito a Bergamo l'accesso alle Ztl per il car sharing.
«Noi abbiamo fatto una piccola correzione, escludendo le vie interne di Città Alta. Piccola digressione: il consigliere interpellante forse dimentica che è stato un emendamento al Milleproroghe di qualche anno fa a firma centrodestra a inserire nel Codice della Strada l'obbligo a consentire l'accesso alle Ztl di auto ibride ed elettriche. Parliamo di auto private (tante), che non svolgono alcun servizio per i cittadini, a differenza delle auto del car sharing (molto poche)».
«Come Comune - conclude l'assessore - abbiamo mantenuto la gratuità di tale permesso per le elettriche, ma abbiamo reso a pagamento quello per le auto ibride proprio per arginare una scelta a nostro parere errata del Parlamento. Nell'introdurre questa tariffazione, alcuni consiglieri di opposizione, colleghi dell'interpellante, commentarono la nostra scelta come un tentativo di "fare cassa" e difesero la possibilità di accesso alle Ztl per auto private ibride ed elettriche. Noto dunque una certa oscillazione nell'approccio al tema».
Finalmente un servizio utile e puntuali arrivano le polemiche sterili. Spero che si arrivi a 40-50 auto come a Parma.
Diamo tempo un anno per fare valutazioni concrete.