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Ponte del 2 giugno, tornano i turisti: sul lago d'Iseo tutto esaurito. Val Brembana a rilento

I visitatori sono sia italiani che stranieri. Bene anche la Val Seriana e la Valle Imagna, che ha puntato molto sul cibo

Ponte del 2 giugno, tornano i turisti: sul lago d'Iseo tutto esaurito. Val Brembana a rilento
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Dopo due anni difficili, il turismo torna a ingranare (positivamente) anche in Bergamasca. Tanti i turisti che hanno prenotato in città in questo lungo week-end del 2 giugno, tutto esaurito sul lago. La montagna, invece, sembra non attrarre troppi visitatori: complici le previsioni meteo incerte, soprattutto in alta Valle Brembana. Meglio la Valle Seriana, con il tutto esaurito – o quasi – sia a Selvino che sull'Altopiano, grazie soprattutto ai numerosi eventi sportivi e non in programma. Tra questi, ci sono il campionato italiano di tiro con l'arco a Castione della Presolana, la sfida calcistica tra la Nazionale comici e il Brescia femminile e uno spettacolo cabaret firmato Zelig.

Tutto sommato, Bergamo può tirare un sospiro di sollievo. Con la ripresa graduale di meeting ed eventi, maggio è stato un ottimo mese, addirittura migliore rispetto al 2019 pre-pandemico. «Il ponte del 2 giugno - commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom - arriva dopo una settimana da tutto esaurito, come quella scorsa, e anticipa una settimana eccezionale come quella del Salone del Mobile di Milano, che ci aspettiamo sarà una grande fiera».

Tornano i turisti italiani, ma soprattutto gli stranieri: svizzeri, tedeschi, austriaci, francesi e polacchi, mentre il Sebino – sia Lovere che Sarnico sono al completo – pare essere la meta preferita non solo di Svizzera e Germania, ma anche del Nord Europa. Bene anche il turismo wellness: a San Pellegrino Terme (dove ci sono le apprezzate e rinomate terme QC) la media è di due notti di soggiorno, mentre negli hotel con spa – come a Rota d'Imagna – si registra il tutto esaurito. La Valle Imagna, in particolare, è patria di una tipologia di turismo “esperienziale” e “food” che attrae soprattutto gruppi di turisti inglesi, tra cooking class di casoncelli e corsi per imparare a fare i formaggi.

Più sofferente l'alta montagna, sebbene non sia mai stata una tra le mete preferite di questo periodo. Negli ultimi anni gli alberghi hanno dovuto iniziare a fare i conti con prenotazioni e arrivi dell'ultimo minuto, condizionati fortemente dal meteo. Ciò non significa che l'interesse non sia comunque alto: i week-end, sia in Valle Brembana che in Valle Seriana e di Scalve, si sono rivelati tutto sommato positivi. In particolar modo per gli hotel che hanno deciso di aprire all'esterno i propri ristoranti, acquisendo quindi una clientela “di passaggio”.

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