Pontesecco: la scappatoia (disperata) di via Castagneta per evitare le code
Ancora precaria la circolazione. Torneranno i birilli? Intanto i pendolari “invadono” tutte le stradine, perfino quella che scende da Colle Aperto
di Paolo Aresi
Gli automobilisti sono come l’acqua: per scendere a valle se si intasa un canale tracima e cerca nuove strade. È quello che sta accadendo al nodo di Pontesecco: le auto sbucano da tutte le parti, da rivoli e rivoletti. Chi prende la via Crocifisso, chi viene giù da via Maironi da Ponte, chi addirittura sbuca da via Castagneta.
Tutti si ingegnano per cerca di evitare il grande ingorgo. Dall’altra parte, al mattino, quelli che arrivano da Almè scelgono di salire verso Sorisole per poi scendere a Ponteranica ed emergere da via Maresana alla prima rotatoria di Pontesecco. E poi ancora c’è chi cerca di modificare i propri orari, se possibile: chi parte mezz’ora prima o mezz’ora dopo pur di non finire nelle code.
Ma i risultati sono scarsi. Rimane il dato più volte ribadito: la doppia rotatoria non ha risolto il problema del nodo di Pontesecco. Anzi, ha peggiorato le cose alla sera in uscita da Bergamo mentre lo ha un poco migliorate al mattino in ingresso. La spiegazione è molto semplice: in entrata a Bergamo (direzione importante al mattino) esistono due corsie mentre in uscita dalla città (direzione ingolfata alla sera) è presente una sola corsia.
Le code sono determinate dalla portata delle strade, come avviene per i fiumi. In entrata a Bergamo la portata è migliorata: transitano duemila veicoli all’ora contro i precedenti mille e ottocento, con un aumento della portata del dieci per cento. In uscita da Bergamo siamo invece a 1.300 veicoli contro i precedenti mille e settecento quindi la situazione è peggiorata nonostante gli automobilisti cerchino disperatamente “vie di fuga”.
Il motivo del peggioramento alla sera è dovuto al fatto che esiste un’unica corsia in uscita verso la valle. Fino alla costruzione delle due rotatorie non era così: il sistema dei birilli garantiva due corsie - per quanto risicate - al mattino in entrata e due corsie in uscita alla sera (i birilli venivano spostati).
Mentre la situazione resta precaria, si attende la conferenza stampa in cui i responsabili dei Comuni di Bergamo e di Ponteranica faranno il punto della situazione e forse annunceranno nuovi provvedimenti (...)
Il primo errore è stato commesso nel 1966, quando è stato soppresso il treno della valle Brembana, che poteva aicuramente ad alleggerire il traffico in tutta la valle, e certamente avrebbe alleggerito l'imbuto "stradale" di pontesecco, trasportando di giorno passeggeri e di notti merci di vario genere, tenendo presente che tanti siti industriali si trovano in quelle zone, e alcuni avevano anche il binario "di stazionamento" al loro interno, e non dimentichiamoci "anche" che se tutti i comuni della valle hanno aumentato le persone nei loro territori non è certo colpa "solo" dei comuni di Ponteranica e Bergamo. Ps. Poi ognuno "giustamente" e libero di dire la sua opinione. Buone giornate a tutti.
Sicuramente i responsabili dovrebbero pagare e dimettersi.
Io penso che dovrebbero far passare i marciapiedi all'interno delle case. Come hanno fatto alcuni comuni. Si vedono diversi negozi chiusi da anni, in via ponte secco. Certo alle case dara' fastidio. Ma pagando, i proprietari dei negozi, magari sono contenti. Visto che da anni sono chiusi. E alcuni in degrado. Suggerimento. Si potrebbe fare una nuova. Corsia. Senza abbattere le case.
Il danno alle casse del Comune lo paghiamo noi o gli incompetenti pagati che hanno progettato e avvallato il progetto?
Chi ha la responsabilità dì questo progetto dovrebbe dimettersi.