Il grande tema

Porta Sud cambierà Bergamo, ma la città quando ne potrà discutere?

Il consiglio comunale ha delegato il sindaco Gori per l'accordo di programma. C'è un progetto di massima della Vitali

Porta Sud cambierà Bergamo, ma la città quando ne potrà discutere?
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di Paolo Aresi

Mentre il fronte di Porta Sud avanza, la città si chiede perché non venga promossa un’ampia discussione pubblica su questo tema fondamentale per il futuro di Bergamo, si domanda perché i diversi passaggi non vengano dibattuti in Consiglio comunale.

Porta Sud dovrebbe rappresentare la nuova frontiera, quella che fu la Porta Nuova per la Bergamo dell’Ottocento e il Centro Piacentiniano per la città del Novecento. L’occasione, lo sappiamo, è lo smantellamento dello scalo merci da parte delle ferrovie che si lega all’ulteriore rifacimento della stazione (a pochi anni dall’ultima ristrutturazione) che sarà realizzato a cura di Rfi, Rete ferroviaria italiana.

Anni addietro, un minimo di dibattito in città ci fu, oggi però, come ben ha detto l’assessore Francesco Valesini, dal mondo dei sogni siamo passati alla concreta realtà. Il Comune nel 2018 propose un bando per l’intervento sull’ex scalo merci, rispose soltanto l’impresa Vitali spa che elaborò un masterplan presentato al sindaco Gori nel luglio 2019, piano che recepiva le indicazioni di massima del Comune.

Nelle scorse settimane si è fatto un ulteriore passo avanti, in margine alla questione della nuova stazione ferroviaria, è stata approvata anche la delega al sindaco Giorgio Gori perché promuova l’accordo di programma con Rfi, Regione, Provincia, Comune (naturalmente) e altri enti per il “potenziamento del polo di interscambio modale della stazione di Bergamo in correlazione con la rigenerazione urbana delle vicine aree ferroviarie dismesse” (Porta Sud).

Nel frattempo, Vitali spa ha raggiunto un accordo preliminare con Sistemi Urbani (società che possiede buona parte dell’ex scalo merci) per l’acquisto delle aree. E, nei mesi scorsi, si è lavorato a un nuovo masterplan, un piano di massima per lo sviluppo dell’area, in parte svelato nel settembre scorso.

Si prevedono molti interventi (...)

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