Porta Sud, rivisto il progetto: niente grattacielo di oltre venti piani (c'è l'aeroporto)
In forse il campus scolastico. Volumetrie tagliate del 52%, gli edifici non potranno superare i dieci piani. Un parcheggio da 2.500 posti
di Paolo Aresi
Finalmente la discussione sullo sviluppo nell’area della stazione, dello scalo merci e oltre (un totale di 250 mila metri quadrati, cioè quasi trenta campi da calcio) è arrivata in Comune. Non esattamente in Consiglio, ma nella terza Commissione consiliare.
L’assessore Francesco Valesini, Urbanistica e riqualificazione urbana, ha riferito partendo dalla sollecitazione della consigliera della Lega Luisa Pecce, che mesi fa aveva presentato un ordine del giorno sullo sviluppo di quella che viene chiamata Porta Sud, perché posta a sud-est della città, un’area di cui si parla perlomeno dagli Anni Sessanta.
Vecchi e nuovi progetti
In realtà, appena dopo la Seconda Guerra Mondiale venne proposto un cavalcavia che andasse al di là della stazione, come fatto a Brescia, e che consentisse l’espansione della città oltre la via Gavazzeni, oltre la grande barriera dei binari. Ma non se n’è fatto nulla per decenni.
Soltanto a inizio Duemila era stato timidamente scavato quel sottopasso della stazione, a uso soprattutto degli studenti dell’Esperia, l’istituto Paleocapa, e delle altre scuole che sono sorte in quella zona negli anni. Qualche scuola, la clinica Gavazzeni (Humanitas), la Casa del Giovane. Nient’altro.
Le cose sono cambiate quando Rfi, Rete ferroviaria italiana, ha deciso di disfarsi dello scalo merci della stazione di Bergamo. In vista di un nuovo avveniristico grande nodo intermodale (di cui non si sa nulla). La società Sistemi Urbani di Rfi ha quindi pensato di vendere l’area. Un accordo è stato firmato con la Vitali Spa, società molto attiva in questi anni nel campo dell’edilizia abitativa e delle infrastrutture, la quale ha prodotto un “masterplan”, una sorta di visione, di progetto di massima.
Un grande intervento che (...)
Chiacchieriamo di progetti faraonici, e intanto non siamo capaci di assicurare vivibilità e sicurezza dei quartieri centrali.