Porte serrate tutto agosto per Casa Donizetti: «Un monumento nazionale non può chiudere per un mese»
Il consigliere Alberto Ribolla (Lega) ha evidenziato come questo sia un mese molto importante per il flusso turistico

La Casa natale di Gaetano Donizetti, in via Borgo Canale a Bergamo, è rimasta chiusa per ferie per tutto il mese di agosto e lo rimarrà fino al prossimo 7 settembre. Un'informazione che era stata comunicata da tempo, tant'è che sul sito della Fondazione Teatro Donizetti, che gestisce quello che è un vero e proprio monumento nazionale, nella pagina dedicata alle visite la prima cosa che si vede è il pop up che esce fuori e avvisa della pausa estiva.
Un monumento nazionale chiuso per un mese
Tuttavia, al di là evidentemente del meritato riposo di chi ci lavora nel corso dell'anno, rimane il fatto che uno dei luoghi di interesse della città - perché il compositore è noto anche oltre Bergamo e fa parte della sua storia - è rimasto a porte serrate in un periodo dell'anno tutt'altro che deserto per il turismo. Il capoluogo orobico, dopo la promozione derivata dalla Capitale della Cultura nel 2023, ha attirato e continua ad attirare visitatori da diverse parti d'Europa e anche del mondo.
Basti pensare, a parte tutta la gente di varia provenienza che si riversa in Città Alta in questi mesi, alla recente visita dell'attrice Jane Seymour (la "Signora del West") nel borgo antico e alla nostra città, con tanto di post e foto ricordo.
Interrogazione di Ribolla (Lega)
Secondo qualcuno, quindi, ad agosto, con tutti i turisti che c'erano, forse sarebbe stato meglio tenere aperto il posto per le visite: è il caso del consigliere Alberto Ribolla (Lega), che infatti lo scorso venerdì 22 agosto ha presentato un'interrogazione sulla questione. Oltre a chiedere i motivi della chiusura di Casa Donizetti «nel periodo di importante afflusso di turisti» e perché durante l’estate sia aperta solo la domenica e non il sabato, domanda se i cittadini e i turisti siano stati informati in modo adeguato.
La casa dove nacque il celebre compositore è un edificio d’epoca medievale, in cui la sua famiglia abitava il seminterrato. Acquistata dal Comune di Bergamo nel 1925 e dichiarata monumento nazionale l’anno successivo, è stata affidata alla gestione della Fondazione dopo il completamento del restauro nel 2009. La visita prevede l’accesso ai diversi ambienti dell’abitazione, per avere una panoramica sulla vita di Donizetti, con accenni alle vicende legate al suo maestro Simone Mayr e al teatro.


Tra i percorsi c'è "Impronte sonore", un progetto che vuole coinvolgere i visitatori in un viaggio sonoro nel passato, nelle voci e nei rumori ai tempi del Gaetano Donizetti bambino, per rievocare la quotidianità di un’umile famiglia dell’Ottocento.
«La Casa natale di Donizetti in Borgo Canale costituisce un luogo simbolo per la nostra città, meta di visitatori e appassionati di musica da tutto il mondo - ha continuato il consigliere -. La chiusura di un bene culturale di così rilevante importanza rischia di arrecare un danno d’immagine alla città, oltre che penalizzare i flussi turistici e le iniziative legate alla valorizzazione di Donizetti. È fondamentale garantire la piena accessibilità di luoghi identitari come questo, soprattutto in un contesto di promozione culturale e turistica».
In conclusione, Ribolla ha chiesto se ci siano in programma «iniziative per valorizzare ulteriormente la Casa natale, in linea con il prestigio che rappresenta per Bergamo, e se vi sia un coordinamento con l’altro museo donizettiano».