Posti auto a pagamento a Santa Lucia: oltre 500 firme raccolte contro il Comune
Residenti, commercianti e pendolari chiedono che Palazzo Frizzoni torni sui propri passi, mantenendo la gratuità dei parcheggi nella zona
Sono oltre 500 i bergamaschi che hanno sottoscritto la petizione popolare lanciata per chiedere a Palazzo Frizzoni di tornare sui suoi passi, mantenendo la gratuità dei posti auto nel quartiere di Santa Lucia, destinati invece a diventare a pagamento.
Un gran numero di firme è stato raccolto anche tra i lavoratori della casa di cura San Francesco, ragion per cui nella petizione si chiede anche che il personale che opera nelle strutture sanitarie del quartiere, commercianti, clienti e abitanti del quartiere possano beneficiare di una tariffa calmierata. Per il momento non verranno toccati i posteggi gratuiti nelle vicinanze della piscina Italcementi, ma non è detto che ciò non possa accadere in futuro. Per gli altri la tariffa sarà di 1,5 euro all’ora (fino a un massimo di 5 ore).
La scelta del Comune di rivoluzionare le modalità della sosta in città ha alimentato ben più di una polemica. Nel merito era già intervenuto il consigliere comunale e parlamentare della Lega Alberto Ribolla, che il mese scorso ha presentato un’interrogazione (verrà discussa stasera, lunedì 8 novembre ndr) in cui chiedeva quanti posti auto verranno riservati ai residenti, quanti diventeranno a pagamento e quanti (e in quali punti) resteranno gratuiti.
«Nell’interrogazione chiedevo all’amministrazione se vi fosse stato un confronto con il quartiere. Evidentemente, anche dal numero esorbitante di firme, non c’è stato», osserva Ribolla, che ritiene opportuno mantenere la maggior parte degli stalli a uso libero, vista la penuria di parcheggi privati. «Molti posti delimitati da strisce gialle – aggiunge -, durante il giorno rimangono liberi. La messa a pagamento dei posti liberi comporta notevoli problemi, anche di natura economica, a coloro che vivono il quartiere».
La sosta a pagamento, nel prossimo futuro, dovrebbe essere introdotta nelle vie Albricci, Alborghetti, Brigata Bergamo, Chiesa, Diaz, Legionari in Polonia, Milano, Mazzini, Nullo, Rosmini, Statuto, Torino e XXIV Maggio.
«È evidente che la politica sulla mobilità di questa giunta è fallimentare, - conclude il consigliere leghista - considerando che in queste ultime settimane altri quartieri si sono sollevati con raccolte firme e prese di posizione contro i cambiamenti imposti: penso alle vie Quarenghi, San Bernardino e ovviamente alla Malpensata dove, grazie ad un mio ordine del giorno, poi approvato, la giunta è corsa ai ripari modificando ciò che aveva inizialmente previsto. Auspico che ciò accada anche per il quartiere di Santa Lucia».