Presentato in Regione il progetto Orobikeando, la ciclovia che va da Bergamo a Tirano
In tutto ci saranno 64 tracciati che interesseranno 139 comuni per valorizzare produzioni agroalimentari e territori
È stato presentato oggi (giovedì 12 maggio) a Milano, a Palazzo Lombardia, il progetto “Orobikeando”, incentrato sul cicloturismo e nato con l'intento di creare la Ciclovia delle Alpi Orobie: l'obiettivo è valorizzare il turismo rurale e il patrimonio enogastronomico attraverso la realizzazione di una rete ciclabile tra le province di Bergamo e Sondrio.
La rete di percorsi ciclabili sarà realizzata secondo gli standard europei (European Cyclists' Federation) e interesserà l'area rurale che dall'aeroporto di Orio al Serio si dirige verso Bergamo, per poi risalire verso le Orobie bergamasche, proseguendo quindi sul versante valtellinese e arrivando fino a Tirano, al confine con la Svizzera.
L'iniziativa è promossa, col sostegno di Regione Lombardia, dal Gal (Gruppi di Azione Locale) Valtellina Valle dei Sapori, che è anche capofila del progetto, dei Colli di Bergamo e del Canto Alto, della Valle Brembana 2020 e della Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi. Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, gli assessori regionali all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, quello agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori e quello alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, oltre agli esponenti dei Gal interessati.
Pensati con l'obiettivo di essere percorsi per tutti, i tracciati ipotizzati dallo studio di fattibilità sono di difficoltà varia: dalle ciclopedonali classiche, con sede propria, agli itinerari con strade moderate e a basso traffico, senza dimenticare la viabilità agro-silvo-pastorale e le strade campestri. Sul percorso lo studio ipotizza diverse tipologie di servizi: aree di sosta breve e quelle dedicate alla sosta escursionistica, o aree di sosta prolungate dove ristorarsi. A questi potranno affiancarsi i punti ristoro mobili e i servizi di prossimità come bar, rifugi, aziende agricole, negozi, punti noleggio e guide turistiche.
In particolare, la ciclovia si sviluppa lungo una superficie di 795 chilometri, il tutto per 64 tracciati che si snodano nel territorio di 139 comuni. Il 47 per cento dei percorsi ciclabili passano su aree protette. Le ricadute del progetto possono interessare, potenzialmente, una popolazione di circa 427 mila persone in un territorio ricco di eccellenze agroalimentari: 5 formaggi Dop, diversi vini e vitigni, (Igt, Doc, Docg), bresaola, mela Igp, olio e piccoli frutti. Senza contare la bellezza del paesaggio nei luoghi interessati.
L’idea nasce sulla base di una strategia di sviluppo condivisa, volta alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari attraverso la promozione della mobilità dolce. Allo stesso tempo, si vuole realizzare un modello di gestione capace di potenziare e valorizzare i servizi ecosistemici legati al turismo rurale, senza dimenticare la creazione di una rete di cooperazione tra i soggetti locali coinvolti nel progetto, per coinvolgere in forma stabile tutti i soggetti del territorio.