Presto partiranno i lavori per la Gronda Nord, ma a Dalmine restano molti dubbi
Cantiere per la nuova bretella da marzo. Bramani: «Uno sbocco in più sulla 470, eliminando l’imbuto all’uscita di Sforzatica Santa Maria»

di Laura Ceresoli
Il 2025 sarà l’anno della Gronda Nord, la nuova bretella stradale che promette di migliorare la viabilità locale e sovracomunale, riducendo la congestione del traffico. L’infrastruttura collegherà Dalmine a Treviolo tramite una variante della provinciale 152.
Il progetto, approvato nel dicembre 2024 dal Consiglio comunale nonostante i voti contrari delle minoranze, è il frutto di un lungo iter iniziato nei primi anni Duemila con un protocollo d’intesa e consolidato da un accordo di programma tra Dalmine, Treviolo e la Provincia nel 2021. Con l'approvazione del progetto esecutivo, i lavori partiranno a marzo 2025 e dureranno circa 400 giorni.
La nuova strada si svilupperà dallo svincolo di Albegno sulla 470, con un primo tratto in direzione est-ovest fino a una rotatoria intermedia, per poi proseguire verso sud fino a viale Rimembranza e via Buttaro. Due rotonde – una da 59 metri e l’altra da 40 – garantiranno la fluidità del traffico, mentre una pista ciclabile sarà realizzata con un appalto separato.
Durante l'ultimo consiglio comunale, il sindaco Francesco Bramani ha spiegato: «L’opera colma una lacuna lasciata dai lavori sulla 470. È un intervento che i cittadini chiedono da anni. Finalmente, grazie al contributo regionale, avremo uno sbocco in più sulla 470, eliminando l’imbuto all’uscita di Sforzatica Santa Maria».
Nonostante quest'opera fosse attesa da decenni, continua a essere al centro di discussioni e a sollevare interrogativi. Il capogruppo del Pd Dalmine Renato Mora ha espresso i suoi dubbi affermando (...)