Pulmino per il trasporto dei disabili multato perché... parcheggiato al posto dei disabili
Non aveva il ticket, ma la funzione cui è adibito era chiaramente intuibile. La Polizia locale, però, non ha lasciato correre

Un pulmino, parcheggiato da un paio di giorni in uno spazio riservato ai disabili, è stato multato dalla polizia locale e poi rimosso con il carroattrezzi. Fin qui nulla di strano, anzi, se non che il veicolo rimosso e sanzionato appartiene a un’associazione che si occupa del trasporto delle persone portatrici di handicap.
L’episodio è avvenuto a Capriolo e ha sollevato un caso nel paese, che ha visto scontrarsi a distanza il presidente di Agapha (Associazione genitori e amici dei portatori di handicap), Giambattista Zanni, e il sindaco Luigi Vezzoli.
Zanni, come riportano i colleghi di PrimaBrescia, ha fatto sapere che il pulmino, parcheggiato in uno stallo nelle vicinanze del municipio, non aveva formalmente il diritto di sostare in quel punto ma soltanto perché «privo del necessario contrassegno». Considerando però che il veicolo è «specificatamente e visibilmente adibito al trasporto dei disabili» era stato dato per scontato che avesse tutti i requisiti per restare lì. Una considerazione che però non ha tenuto conto del parere dei vigili di pattuglia, diametralmente opposto. La polizia locale ha multato il pulmino e chiamato il carroattrezzi dell'Aci del rimuoverlo forzatamente.
Solo per caso il responsabile dell'Agapha è venuto a conoscenza di ciò che stava accadendo, precipitandosi nel tentativo di trovare una soluzione dialogando con gli agenti che però non hanno voluto sentir ragioni. Anzi i vigili avrebbero anche detto, come spiegato più tardi dal presidente dell’associazione, che «non sono tenuti a telefonare a chicchessia prima di elevare sanzioni». Per riavere il veicolo ha Giambattista Zanni si è fatto togliere 2 punti dalla patente e, usando i fondi dell'associazione, ha pagato 60,90 euro di multa cui se ne sono aggiunti altri 250 euro per il deposito dell’Aci.
«La Polizia Locale ha "con scrupolo" e "pedissequamente" eseguito il proprio dovere applicando le norme – ha osservato Zanni -. Ci si aspettava un atteggiamento e un comportamento, non certo di privilegio, ma forse maggiormente collaborativi e di buon senso. Una telefonata preventiva di avvertimento avrebbe potuto evitare il fastidioso contrattempo e il conseguente danno economico per l'Agapha, operante da 38 anni a Capriolo, e che vive e agisce grazie alla generosità dei suoi concittadini ed enti. Sul frontale e sui due lati del veicolo sono in bella vista i loghi con i relativi recapiti telefonici. Affermare che gli Agenti "non sono tenuti a telefonare" a chicchessia prima di elevare sanzioni è certamente vero e legittimo, ma è, a mio avviso, deontologicamente discutibile, stante lo spirito collaborativo con i cittadini che deve istituzionalmente ispirare ogni azione da parte della polizia locale, e che non deve essere solamente di tenore repressivo, ma soprattutto di carattere preventivo».
«Eravamo a conoscenza di questa situazione e ne avevamo già parlato con il presidente - ha replicato il primo cittadino leghista -. Ma poi ha deciso di pubblicarlo sui social e questo, secondo me, ha creato più danni che la multa. Non credo che scrivere le cose sui social in questo modo risolva i problemi».