Quale futuro per Bergamo? Vertice di due ore tra Palazzo Frizzoni e Università
L'incontro ha rappresentato un’occasione per pianificare forme di collaborazione tra gli assessori comunali e i prorettori
Al tavolo erano seduti, da un lato, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, dall’altro quelli dell’Università. Il tema all’ordine del giorno, invece, è stato il futuro di Bergamo proiettato il più possibile in un’ottica europea.
Oggi, venerdì 21 gennaio, nell’aula consiliare di piazza Matteotti il sindaco Giorgio Gori ha incontrato il rettore Sergio Cavalieri. Un vertice durato oltre due ore, che ha rappresentato anche l’occasione per stabilire connessioni e forme di collaborazione tra gli assessori comunali e i prorettori, recentemente nominati.
La sinergia tra Palazzo Frizzoni e l’Ateneo bergamasco non è una novità, ma per la prima volta nella storia recente della città è stato convocato un tavolo di lavoro ad hoc per pianificare le azioni che potranno dare ulteriore slancio al territorio, anche in vista dei finanziamenti che Bergamo otterrà grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le due istituzioni lavorano insieme già da molto tempo, oltre che su più fronti. Basti pensare al progetto di riqualificazione delle ex caserme Montelungo e Colleoni, all’operazione che porterà al trasloco dell’intero dipartimento di giurisprudenza nell’ex sede dell’Accademia della Guardia di finanza, oppure il passaggio al CUS del centro sportivo di Loreto.
Una sintonia, quella tra Comune e Università di Bergamo, rafforzata ulteriormente, destinata a dare i suoi frutti anche nel medio-lungo periodo, in vista della nomina di Bergamo e Brescia a Capitali italiane della Cultura nel 2023 ai fondi messi a disposizione dal Pnrr, leva straordinaria per il territorio.