Quanto rumore, a Bergamo, per delle erbacce... Pardon, delle erbacee perenni
Nove vasi installati dal Comune hanno sollevato un polverone. E l’assessora al Verde Oriana Ruzzini è dovuta intervenire per spiegare

di Andrea Rossetti
Il refuso era dietro l’angolo e, sul nostro sito, ci siamo incappati, pur correggendo l’errore immediatamente. Fatto sta che, per qualche minuto, invece che «erbacee perenni», sul nostro portale si trovava scritto «erbacce perenni».
Eppure, osservando le foto a corredo, in molti non si sono accorti del refuso. Anche perché, a dirla tutta, forse s’è trattato più di un lapsus freudiano: quei nove vasoni piazzati dal Comune di Bergamo all’incrocio tra via San Bernardino e via Berizzi, nello spazio antistante l’Esselunga, paiono davvero contenere delle erbacce. Ovviamente, le cose non stanno così.
Come ha spiegato Palazzo Frizzoni, «le erbacee perenni sono piante che vivono per più di due anni e rifioriscono stagionalmente, rappresentando un alleato strategico negli ambienti urbani». Resistono agli stress ambientali (come siccità e freddo); si rigenerano senza semina; offrono habitat e nutrimento a insetti impollinatori, uccelli e piccoli mammiferi; hanno benefici diretti sull’aria e sul suolo; abbattono le temperature grazie alla loro capacità di mantenere l’umidità nel suolo.
Insomma, altro che erbacce! Sono piante che, a dispetto del loro aspetto non proprio piacevole ed elegante, rappresentano una ricchezza da sfruttare.
La reazione di parte della cittadinanza alla novità, però, non è stata entusiasta. «Diventeranno porta-mozziconi per i fumatori», ha commentato qualcuno; «Nuovi orinatoi», ha scritto qualcun altro; «Servono piante, prati, parchi, aree verdi in generale, non ’ste pagliacciate!», hanno sentenziato altri.
Al di là del lato estetico, ad aver lasciato perplessi è stata la spiegazione fornita a corredo dell’installazione: «L’obiettivo è - ha fatto sapere il Comune -, da una parte, aumentare il verde in una zona fortemente frequentata da pedoni e, dall’altro, contribuire concretamente alla riduzione dell’effetto “isola di calore”».
Ecco, messa così qualche perplessità sorge. Perché è dura pensare che nove vasi, per quanto grandi, riescano davvero a creare un «viale verde» in una zona della città in cui il cemento regna sovrano. Così come viene difficile capire come quei nove vasi, da soli, possano davvero combattere le isole di calore.
Il 17 giugno, giorno successivo alla pubblicazione delle notizia, l’assessora al Verde, Oriana Ruzzini, ha deciso di pubblicare su Facebook un post per fare un po’ di chiarezza. Non senza un piccolo mea culpa. «Qualche settimana fa - ha scritto - sono andata al magazzino comunale di via Serassi per una questione legata allo smaltimento dei rifiuti. Da brava (o almeno ci provo) cittadina che lotta contro lo spreco, ho notato una decina di vasoni giganti contenenti erbacee perenni in un angolo del cortile e ho immaginato di poterli usare per portare un po’ di verde in zone che ne sono prive. Detto, fatto. I giardinieri hanno tolto le infestanti, con l’agronomo abbiamo segnato le posizioni sulla piazza e sono stati collocati in via San Bernardino, spiegando su social e giornali che i vasi in autunno saranno arricchiti con alberi e piante da fiore, eppure le polemiche non sono mancate. Ogni osservazione è sempre legittima e concordo sul fatto che non è un vaso a eliminare un’isola di calore e che la comunicazione poteva essere gestita meglio, però colpisce come si reputino ininfluenti alberi, erbacee e fiori, seppur in un vaso».
La questione è tutta qui. Se osservata in un quadro d’insieme, la decisione del Comune di installare quei nove vasi ha senso e va di pari passo con la decisione di “ridisegnare” molte aiuole della città (...)
la soluzione adottata in via Tiraboschi è stata intelligente e non capisco perché non si sia voluta adattare anche li invece di quei vasi di plastica ed erbacee che non hanno nulla a che vedere con il verde cittadino che dovrebbe portare ombra e combattere il caldo..quei vasi li vedo bene in un ristorante o nella hall di qualche albergo
SINULA per favore, lasciamo GORI dov'e'. Ne abbiamo avuto gia' abbastanza di questo inutile personaggio. Ora ne abbiamo un'altra da dover sopportare per altri quattro anni. Auguriamoci che dopo tutti i disastri che si stanno evidenziando in citta' si sia capito che votare a sinistra e' imbarazzante, soprattutto se si persevera a farsi male.
Lascia il ruolo pensiero Niente........ Per " loro" siamo sempre è solo stupidi sottoculturati....
Questa amministrazione è improvvisata... Gori ha lasciato un vuoto
La parola "erbacce" ha suacitato il finimondo, giustamente. Tuttavia la correzione non è servita granché. E se ci fosse maggiore attenzione? Il verde è sempre benefico, poco o tanto che influisca; i criticoni ignoranti invece inquinano assai.