Lettera di una ragazza

«Quell'ultimo tratto di viale Papa Giovanni verso la stazione adesso mi fa più paura»

Con le cancellate a Piazzale Alpini, i bivacchi che prima erano vicino alle pensiline del bus si sono spostati davanti al Science Center

«Quell'ultimo tratto di viale Papa Giovanni verso la stazione adesso mi fa più paura»
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di Marta Belotti

I riflettori sulla stazione autolinee di Bergamo non si sono mai spenti, ma la situazione si è decisamente scaldata negli ultimi tempi. Durante la scorsa settimana, sono stati ben due gli episodi di accoltellamenti - seppur senza gravi conseguenze, per fortuna - a pochi giorni di distanza.

Le due liti

Sabato 31 agosto, in pieno mattino, un ragazzo di 19 anni è stato aggredito da un altro giovane, una tra le tante persone che abitualmente bivaccano nella zona. Il fatto è avvenuto alla pensilina 3, antistante alla struttura dove si trova la biglietteria e il bar della stazione, un punto caratterizzato in genere da un alto viavai di persone che prendono i mezzi.

La lite è scoppiata per cause ancora da chiarire, ma è stata particolarmente violenta, tanto da portare a un vero e proprio corpo a corpo nel quale il 19enne è stato ferito alla schiena con un coccio di bottiglia usato come arma dall’altro ragazzo, più grande di lui.

L’intervento della società di vigilanza Sicuritalia, che pattuglia la stazione, è stato veloce e poco dopo sono arrivate sul posto anche l’ambulanza Areu e le forze dell’ordine. Il 19enne ferito è stato portato d’urgenza all’Humanitas Gavazzeni, dove le sue condizioni sono risultate non gravi. Poco dopo, grazie a una puntuale descrizione resa dai diversi testimoni presenti, l’aggressore è stato identificato e denunciato a piede libero.

Meno delineati, invece, i contorni della lite avvenuta due sere dopo, lunedì 2 settembre, verso le 21. In questo caso, a rimanere ferito è stato un giovane nordafricano, che ha spiegato di essere stato sì coinvolto in una lite, ma non è stato in grado di fornire ulteriori precisazioni. Il 25enne è stato soccorso in codice rosso, ma fortunatamente aveva solo una ferita lieve al polpaccio.

La testimonianza

I fatti quindi, per quanto non abbiano portato a lesioni di grande entità, risultano comunque gravi, perché sono il riflesso concreto del clima di insicurezza che popola quella zona di Bergamo. Insicurezza che si tramuta in vera e propria paura per chi quotidianamente deve passare di lì per motivi di lavoro o di studio. È il caso di una giovane, che ha scritto la propria testimonianza alla nostra redazione.

«Ormai da anni passo quasi ogni giorno accanto alla stazione autolinee, arrivando da viale Papa Giovanni XXIII. In questi ultimi mesi, però, ho notato un forte peggioramento della situazione, soprattutto la sera (...)

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Commenti
Claudio

Ha perfettamente ragione Walter. Aggiunga la stampa pseudo- buonista cittadina ( con in testa il noto quotidiano ) e il discorso è completo.

valter

Zona stazione, e parte di viale Roma, via Bonomelli, via Qurenghi e Malpensata sono zone ormai abbandonate al degrado e alla delinquenza grazie alle politiche di integrazione e accoglienza supportate dall'ex sindaco GORI e ora dalla Signora Carnevali. Avanti cosi e sara' sempre peggio.

simone

I fenomeni delle cancellate .. geni allo sbaraglio !

SEBASTIANO S.

ANCHE QUI POLEMIZZATE‼️LA⁉️⁉️⁉️ SIGNORA A ESPRESSO IL SUO PUNTO DI VISTA ‼️‼️‼️ SE NON VI PIACE... ANDATE A GUARDARE POKÉMON 👹👹👹

Luca

scusa Roberta, il tema adesso mi interessa ma noto che dici le cose a metà e non spieghi. Visto che sostieni di sapere, spiega. Perché anche io sono dell'idea che il comune prenda soldi per la concessione degli spazi, sarebbe strano il contrario, direi pure al limite della denuncia penale per danno erariale perché lì si svolgono eventi a pagamento e somministrazione di alimenti e bevande (che fanno concorrenza a chi gli spazi li paga). Spiega quindi come funzionerebbe invece di dire le cose a metà

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