«"Raffa in the Sky"? Siamo basiti»: il fan club della Carrà prende le distanze dall'opera
«Non possiamo accettare che Raffaella sia rappresentata, agli occhi soprattutto di chi la conosce poco, come una prostituta aliena»

Raffa in the Sky non è piaciuto proprio a tutti. C'è anche chi, a pochi giorni dalla prima del tanto chiacchierato spettacolo a firma di Francesco Micheli, ha scelto di «dissociarsi fermamente e totalmente» in quanto «lesivo della figura e della memoria di Raffaella Carrà». Ad annunciarlo, sulle proprie pagine social, è il "Raffaella Carrà Offic Page", fan club della show girl fondato nel 1996 che conta oltre 15 mila iscritti in tutto il mondo e quasi sessantamila follower online, oltre a essere l'unico riconosciuto da Carrà in persona.
«Siamo basiti»
Nel lungo messaggio, i rappresentanti del fan club spiegano come inizialmente fossero stati contattati dalla produzione del Teatro Donizetti per mettere a disposizione alcuni biglietti per gli iscritti, senza tuttavia «rivelare la trama». Di cui sono venuti successivamente a conoscenza («Raffaella Carrà, una aliena che, mandata in missione dal pianeta Arkadia, concede il suo corpo per la redenzione delle coscienze e per l’emancipazione sessuale dell’Italia...») e da cui hanno «subito preso le distanze».
«Non possiamo accettare che Raffaella sia rappresentata, e presentata agli occhi soprattutto di chi la conosce poco, come una prostituta aliena che trova se stessa sulla Terra in veste di soggetto/oggetto sessuale, in modo cheap e volgare - si legge nel post -. Non solo dimostra che chi ha partorito questa idea non conosce davvero Raffaella, il suo percorso, ignora i suoi talenti e ciò che Raffaela ha realmente rappresentato: non certo la salvatrice della Patria, ma neanche la superficiale soubrettina dall’ombelico magico che, ammiccando sinuosa, con qualche canzone sagace seppur “geniale” di Boncompagni e Bracardi ha raggiunto il successo internazionale».
A far storcere il naso del fan club non solo la trama di Raffa in the Sky: «Glissiamo sul livello generale, che ci ha lasciati basiti - si legge -. Libretto inconsistente, esecuzioni "canore" volutamente lunghe per riempire i vuoti di scrittura, allestimento discutibile, sulla "interpretazione" di Raffaella ci asteniamo dal commentare: non merita parole per quanto imbarazzante. Non in ultimo, non sappiamo se ridere o piangere al grido di battaglia che la Raffaella-aliena, invasata dalla sua missione, lancia alla Terra: "Spettiniamo l'Italia!". Neanche fosse la redentrice dei parrucchieri».