Raid no-vax contro i giornali, Carnevali: «Vile attacco alla libertà di stampa»
La sindaca di Bergamo, alcuni esponenti politici bergamaschi e Regione Lombardia hanno espresso solidarietà con le sedi imbrattate

Il raid dei no vax contro diverse sedi dei settimanali del nostro gruppo editoriale, Netweek, che in Bergamasca hanno colpito in particolare la sede del Giornale di Treviglio, nell'omonima città, e quella di Araberara a Clusone, hanno smosso la politica dal livello ragionale a quello più locale.
La sindaca di Bergamo
Anche la sindaca di Bergamo Elena Carnevali ha commentato l'accaduto sottolineando: «Esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza alle redazioni di Araberara e Il Giornale di Treviglio, vittime di un vile attacco alla libertà di stampa, principio cardine della nostra democrazia. Ancora una volta ci troviamo di fronte a messaggi ignobili e deliranti, volti a distorcere la realtà e a diffondere disinformazione. Proprio come accadde al Comune di Bergamo lo scorso 12 novembre, siamo di fronte a un'azione inaccettabile, alimentata da un linguaggio violento e intollerabile che non può e non deve trovare spazio nella nostra società».Il riferimento è all'imbrattamento del palazzo comunale e per il quale di recente è stato identificato uno dei colpevoli.
Solidarietà è arrivata anche dal sindaco di Treviglio Juri Imeri e da quello di Romano di Lombardia Gianfranco Gafforelli.
«Atto vandalico inaccettabile»
Solidarietà viene espressa anche dal deputato bergamasco di Forza Italia e segretario regionale della Lombardia Alessandro Sorte che dichiara: «Un atto vandalico inaccettabile, da condannare duramente. Non ci può essere tolleranza verso gesti di questo tipo: mi auguro che i responsabili vengano individuati e puniti».
Le parole di Sorte sono condivise anche dal consigliere regionale di Forza Italia Jonathan Lobati che ha aggiunto: «La libertà di stampa è un valore fondante della nostra società. Quello accaduto nella notte fra il 2 e il 3 marzo nelle sedi di alcuni giornali del gruppo Netweek è un fatto grave e inaccettabile e non possiamo permettere che si ripeta. Spero che i responsabili vengano individuati e che fatti di questo tipo non si ripetano».
«Atto intimidatorio»
Il consigliere regionale Michele Schiavi di FdI si accora: «possono avere idee diverse e si può non condividere quanto scrive un giornale ma la liberà di stampa è sacrosanta e questo è a tutti gli effetti un vero e proprio atto intimidatorio. Auspico che gli autori del gesto vengano presto individuati e puniti per quanto commesso».
«La stampa, pilastro della democrazia»
Anche dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e all'assessore alla Casa e housing sociale, Paolo Franco, hanno espresso la loro piena solidarietà ai giornalisti del gruppo Netweek. «Si tratta di un atto grave e inaccettabile - dichiarano - che va condannato con fermezza. La libertà di stampa è un pilastro della democrazia e non può essere messa in discussione da gesti intimidatori. Ci auguriamo che i responsabili vengano individuati al più presto e che simili episodi non si ripetano più. Regione Lombardia è e sarà sempre concretamente al fianco di chi svolge il proprio lavoro con professionalità e rigore, garantendo ai cittadini un'informazione libera e indipendente».