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Report nazionale sul trasporto pubblico, Bergamo «caso eclatante» per le tranvie, ma...

Il rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente inserisce la nostra provincia in una Regione molto servita, ma con problemi di governance

Report nazionale sul trasporto pubblico, Bergamo «caso eclatante» per le tranvie, ma...
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In Lombardia i trasporti pubblici ci sono; come funzionano, con quali disagi e ritardi poi è tutto un altro discorso. Questi sono i due poli evidenziati dal report nazionale sullo stato della mobilità delle persone di Legambiente, che conferma ancora una volta la posizione avanzata della nostra regione rispetto alle altre, sia del Sud, sia anche del resto del Nord Italia.

Bergamo «caso eclatante»

Tra i modelli positivi, Legambiente cita anche Bergamo, definito «caso eclatante» a proposito dell'adozione e il completamento di tranvie, «una soluzione efficiente come una metropolitana ma più leggera come infrastrutturazione». Spiegano: «Con la Teb1, come un po' tutto il Tpl, sta recuperando utenza dopo la pandemia, mantenendo un altissimo gradimento. Per la T2 i lavori sono in corso e, nonostante qualche ritardo, dovrebbe essere inaugurata nel 2026. La notizia più interessante è che si sta iniziando a progettare il prolungamento di ambedue le tratte e cercando i necessari bandi di finanziamento».

I fondi

Legambiente, però, in riferimento alla Lombardia fa anche notare le difficoltà da parte di Regione nell'affinare e velocizzare gli investimenti, che dal report risultano al quinto posto nazionale con l'1,08 per cento dei fondi del bilancio regionale destinati ai trasporti, subito dietro la Basilicata con l'1,33 per cento.

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In Lombardia sono stati spesi 311,2 milioni di euro suddivisi in 118,2 milioni per il servizio ferroviario e 193 milioni per il materiale rotabile, come valore medio annuo del programma complessivo di 1.740 milioni distribuiti su 9 anni tra il 2017 e il 2025 per un totale di 214 treni, di cui 141 entrati in servizio tra il 2020 e il 2023.

Le linee più disastrate

Tra i lati negativi, la qualità del servizio, come specificato da Legambiente che parlando della Regione commenta: «Ha disatteso le soluzioni alla cattiva gestione delle linee regionali, con ritardi negli adeguamenti infrastrutturali ed evidenti carenze di esercizio e di servizio». Tra le linee peggiori d'Italia ne compare una Lombarda, la Milano Mortara Alessandria. I disagi dei 19mila pendolari giornalieri di questa linea vanno dai guasti ai convogli, ai passaggi a livello e agli scambi sono molto frequenti, aggressioni ai pendolari e al personale di bordo, a cui si aggiungono eventi metereologici estremi che aumentano i ritardi e le soppressioni.

Proprio gli eventi meteo estremi impattano sulla continuità del trasporto collettivo in città: significativo il caso di Milano, con undici eventi che hanno interrotto il Tpl dal 2010 a oggi, quasi uno l'anno.

«Cosa intende fare Regione Lombardia?»

A conclusione, il commento di Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia: «Siamo contenti che anche l'Assessore regionale all'Innovazione si sia accorto che il servizio è pietoso, oltre a fare schifo, come ha dichiarato nel corso di un evento pubblico qualche giorno fa. Oltre alla presa d'atto, vorremmo però capire quali correttivi Regione Lombardia ha intenzione di mettere in campo per restituire ai cittadini un trasporto ferroviario che sia efficiente nell'esercizio e nel servizio, e che risponda alla domanda di chi non vuole o non può usare l'auto per spostarsi in Lombardia. Ricordiamo che se vogliamo ridurre inquinamento e congestione da traffico, il trasporto ferroviario e il Tpl in generale sono l'unica opportunità da cogliere».

Commenti
Riccardo

Le parole della presidente di Legambiente Lombardia sono davvero impeccabili, sono d’accordissimo

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