Rette degli asili nido a Bergamo: l'assessora risponde, ma per Fratelli d'Italia i dubbi rimangono
Per la consigliera Ida Tentorio, adesso sarebbero evidenti le affermazioni contradditorie e le imprecisioni in Consiglio comunale

Dopo circa un mese dallo scontro in Consiglio comunale a Bergamo, durante il quale Fratelli d'Italia aveva presentato una mozione di censura nei confronti dell'assessora ai Servizi per l'Infanzia, Marzia Marchesi, è arrivata la risposta ufficiale con i numeri su disponibilità e costi degli asili nido. Questo dopo che Marchesi, tramite il nostro giornale, si era difesa dalle critiche rivendicando il livello degli asili nido garantito dal Comune.
I dubbi sulla relazione della Giunta
Il tutto a fronte dell'interrogazione presentata dall'opposizione il 4 aprile scorso, che chiedeva appunto chiarezza rispetto alle cifre del settore. A lasciare perplessa l'opposizione, era il fatto che gli aumenti dei costi erano motivati come conseguenza di Covid, guerra in Ucraina e dell'aumento del contratto con le cooperative del 38,67 per cento.
Un valore ritenuto fuori scala dai meloniani che, chiedendo conto in Consiglio comunale della faccenda, si erano sentiti rispondere dalla sindaca Elena Carnevali che rivendicava la qualità degli asili della città (un elemento, hanno chiarito dall'opposizione, mai messo in dubbio da loro in questi mesi), il peso dell'inflazione e il «braccino corto» (citazione della prima cittadina Carnevali) del contratto 2021 con le cooperative. Un intervento il quale, però, non aveva convinto i consiglieri, che avevano domandato ulteriori delucidazioni e che avevano portato a un'altra riunione in Quarta commissione il 10 aprile.
In particolare, per loro c'era stata poca chiarezza nell'esporre il numero di posti convenzionali calcolati per le strutture, quali fossero gli aspetti che avevano inciso maggiormente sull'incremento delle rette, quali fossero le prestazioni aggiuntive nella nuova convenzione 2024 con le cooperative rispetto a quella del 2021, ritenuta dall'Amministrazione insufficiente rispetto alle esigenze in quest'ambito.
Le cifre dell'assessora Marchesi
Ebbene, secondo quanto spiegato dall'assessora Marchesi, i posti convenzionalmente calcolati nel 2025 per le strutture a gestione diretta ed esternalizzata sono 566. La spesa media per un bambino in gestione diretta, quest'anno, è calcolata sui 18.592,79 euro, mentre per le strutture esternalizzate sono 15.399,68 euro. L'anno scorso, invece, erano per la gestione diretta 16.067,20 euro a ospite, per quella esternalizzata 12.074,30 euro.
«Per l’anno 2025 e per la sola gestione diretta - ha chiarito Marchesi nella sua risposta -, sono state aggiunte le spese relative agli incrementi contrattuali previste per il personale dipendente del Comune, a decorrere dall’anno 2025, e per le previsioni di progressioni verticali che riguarderanno il personale educativo dipendente del Comune».
Nell'accordo quadro con le cooperative attualmente vigente, ha precisato l'assessora, ci sono inoltre «prestazioni non previste nel precedente contratto del 2021, di più elevato standard qualitativo». Tra queste, sono elencate le funzioni ausiliarie nella gestione delle cucine e la preparazione e somministrazione dei pasti, che hanno costituito un'integrazione contrattuale per l’importo, relativo al triennio, di 261.234,55 euro.
Ci sono inoltre l’obbligo per l’Appaltatore di rispetto dei Criteri ambientali minimi (Cam) nel servizio di pulizia, la figura del Responsabile tecnico del servizio, quella dei coordinatori pedagogici e organizzativi, prima a carico del Comune e ora dell'appaltatore (20 ore settimanali per ciascun nido d’infanzia e almeno 10 ore settimanali per ciascuno Spazio Autonomia), obblighi formativi per il coordinatore pedagogico pari a 50 ore minime annuale, obblighi formativi del personale educativo per 30 ore annuali (nel precedente contratto erano 20).
Sono poi citati gli oneri di manutenzione ordinaria degli immobili comunali sede dei nidi d’infanzia e delle attrezzature, l’obbligo di attivazione di un sistema di autovalutazione interno e la copertura assicurativa contro furti, incendi, danni a terzi relativa agli immobili.
Il commento di Tentorio (FdI)
In seguito alla risposta diffusa da Marchesi, poche ore dopo è arrivato il commento da parte della consigliera FdI Ida Tentorio: «La sindaca ha erroneamente indicato la media di 509 posti convenzionali calcolati, anziché quella di 566. Nella risposta scritta, inoltre, l’argomento della flessibilità come contemplato nell'appalto viene per la prima volta ampiamente affrontato e spiegato, dimostrando che l’Accordo quadro del 2024 indica solo i costi massimi, non quelli dei servizi non richiesti (quindi che è sbagliato ricavarne che il 38,67 per cento è l’aumento di costo del servizio).
Tuttavia, per quanto riguarda le prestazioni aggiuntive e quelle trasferite da altri servizi comunali, per i meloniani e Tentorio le spiegazioni sono mancanti delle cifre: «Ci erano stati promessi i costi dettagliati, dopo Pasqua. Di quale anno?» ha chiesto ironicamente nella sua dichiarazione. In ogni caso, per Tentorio appaiono però alcune cifre interessanti.
«Il contratto del '21, in pieno periodo Covid, aveva una base di appalto inferiore a quella del 2017. Compare anche una tabella di ben otto integrazioni dell’appalto del 2021, per un totale di un milione e 163.450 euro. Più che “braccino corto”, si direbbe un po’ approssimativa la gestione dell’assessore di allora».
Si accentua infine la perplessità sulla gestione complessiva: «Se la differenza tra gestione diretta ed esternalizzata è così rilevante, perché tra gennaio '24 e settembre '25 aumentano di nuovo i bambini in gestione diretta, da 275 a 303? Si può ben comprendere che la riduzione non possa essere fatta a piacere, non si possono mica licenziare i dipendenti, magari con lunga esperienza».
Rimangono ancora i dubbi, in Fratelli d'Italia, rispetto a quelle prestazioni e servizi aggiuntivi elencati dall'esponente della Giunta, dato che per loro alcuni di questi sarebbero già stati in qualche modo garantiti gli anni precedenti, per cui non basterebbero a spiegare gli incrementi riscontrati.