la precisazione

Rfi replica all'affondo dell'assessore Terzi: «Solo 1 treno su 4 è in ritardo a causa nostra»

Dopo i disagi vissuti ieri mattina dai pendolari a causa di guasti all'infrastruttura di Rfi, Claudia Terzi li aveva sollecitati a garantire maggiore efficienza

Rfi replica all'affondo dell'assessore Terzi: «Solo 1 treno su 4 è in ritardo a causa nostra»
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Il mea culpa è arrivato a stretto giro. Dopo i disagi vissuti ieri mattina (giovedì 16 settembre) dai pendolari lombardi e l’attacco lanciato dall’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti Claudia Maria Terzi, Rete ferroviaria italiana si è scusata per quanto accaduto.

I vertici della società statale, però, hanno mal digerito l’affondo lanciato dall’assessore Terzi, che li aveva sollecitati a una «maggiore efficienza, limitando il più possibile disservizi di questo tipo». Nel breve comunicato diffuso ieri, infatti, Rfi ha confermato il verificarsi di «alcuni problemi agli impianti e alla circolazione che hanno determinato disagi alle persone», ma ha sottolineato che nell’ultimo mese «solo un treno su quattro è arrivato in ritardo per cause imputabili all’infrastruttura gestita da Rfi».

Un modo non troppo sottile per precisare come nel 74 per cento dei casi i ritardi con cui viaggiano i convogli non siano imputabili a Rfi, bensì ad altri fattori. E tra questi anche la gestione inefficiente dei propri convogli da parte di Trenord.

Nel frattempo questa mattina, venerdì 17 settembre, i pendolari della Lecco-Bergamo hanno dovuto fare nuovamente i conti con un guasto sulla linea. I treni delle 6.57 e delle 7.34 hanno viaggiato con ritardi di 50 e 40 minuti a causa di un guasto al passaggio a livello di Ambivere, rimasto alzato.

Inoltre, fino alle 11, la Prefettura di Milano ha sospeso la circolazione dei treni tra le stazioni milanesi di Lambrate e Pioltello per consentire la rimozione di residuati bellici a Segrate. Trenord consiglia quindi di utilizzare le corse che passano da Carnate (QUI i dettagli sulle corse).

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