Riaperta dopo la frana l’ex strada statale 470 della Val Brembana
Ieri vicino alla galleria di Botta di Sedrina erano caduti alcuni massi e il tratto era stato chiuso al traffico per motivi di sicurezza
Ha riaperto nella tarda mattinata di oggi (giovedì 21 luglio) l’ex strada statale 470 della Val Brembana, dopo che era rimasta chiusa per 24 ore in seguito alla caduta di alcuni massi nei pressi della galleria di Botta di Sedrina dal lato di Bergamo.
La frana era avvenuta intorno a mezzogiorno di mercoledì 20 luglio, dopo che la strada era stata chiusa alle ore 11, quando era stato dato l’allarme per la caduta di alcuni detriti che si erano staccati dalla parete rocciosa che sovrasta il tratto. Sul posto era arrivato il personale Anas per liberare la strada dai massi e metterla in sicurezza, con la collaborazione dei Vigili del fuoco di Zogno ed i carabinieri con la Polizia locale a deviare e regolare il traffico lungo la via laterale che passa dalla taverna Maivisto (circa centro metri in più di percorso), con senso alternato di marcia regolato poi da un semaforo provvisorio. Diversi automobilisti avevano segnalato lunghe code e disagi.
Il sindaco di Sedrina Stefano Micheli e le squadre dell’Anas avevano lavorato con l’obiettivo di riaprire la statale almeno per venerdì e, alla fine, si è riusciti a farlo per tempo, dopo aver piazzato le reti di sicurezza ed aver effettuato i dovuti controlli.
"Ieri sera e questa mattina ho sollecitato Anas per velocizzare i lavori e il ripristino della viabilità della galleria Maivista di Botta Sedrina mentre le previsioni parlavano di almeno 72 ore e persino tanti erano preoccupati per il weekend - ha dichiarato il consigliere regionale Alex Galizzi -. Ma questo avrebbe provocato enormi disagi sia ai residenti sia ai pendolari nonché ai turisti. Ringrazio quindi il Geologo Giarratana ed il capocantiere di Anas Correnti e quanti hanno permesso velocemente di ripristinare il traffico per evitare l’isolamento della valle. Dovranno essere fatti altri lavori ma per ora il ripristino della circolazione rappresenta un atto necessario e improrogabile".
Foto di Alex Galizzi, presente sul posto per un sopralluogo