Capriate San Gervasio

Riqualificazione Crespi d'Adda, la minoranza chiede di rimandare la ratifica dell'accordo a fine mese

La discussione in Consiglio comunale dovrebbe avvenire questo venerdì, ma l’opposizione vorrebbe prima fare un’assemblea pubblica

Riqualificazione Crespi d'Adda, la minoranza chiede di rimandare la ratifica dell'accordo a fine mese
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La minoranza di Crespi d’Adda ha chiesto con una mozione di spostare al 31 ottobre la discussione in Consiglio comunale di Capriate in programma venerdì prossimo e relativa alla ratifica dell’accordo per la riqualificazione della fabbrica del villaggio operaio.

A riportarlo sono i colleghi di PrimaLaMartesana. Nei giorni scorsi, infatti, il leader dell'opposizione Carlo Arnoldi aveva espresso il suo disappunto per la convocazione del Consiglio comunale per quella data, in cui è prevista una discussione con successiva ratifica dell’accordo di programma sulla struttura. Arnoldi aveva spiegato di aver fatto richiesta, poco prima della convocazione, di uno spazio per tenere un'assemblea pubblica sullo stesso argomento. Incontro che si dovrebbe tenere il 28 ottobre.

«Praticamente, sull'argomento non c'è stato contraddittorio - ha osservato il consigliere -. Ho quindi aspettato la spiegazione della maggioranza (che ha organizzato un'assemblea pubblica il 16 settembre, ndr) e i documenti e poi ho chiesto uno spazio per organizzare un incontro».

A metà settembre, il Pirellone aveva dato il via libera all’accordo di programma che coinvolge il gruppo Percassi con la sua holding Odissea, la stessa Regione Lombardia, la Provincia di Bergamo e il Comune di Capriate San Gervasio. L’investimento totale sarebbe superiore ai cento milioni di euro. Il progetto prevede di creare nel vecchio stabilimento il quartier generale della società di Antonio Percassi, i laboratori e forse i master della Iulm.

L’imprenditore bergamasco aveva acquistato l’immobile dall’industriale Polli nel lontano 2013, facendo conto di riqualificarlo entro il 2015-2016, ma una serie di problemi burocratici aveva fatto slittare tutto in avanti, almeno fino all’accelerazione improvvisa avvenuta il mese scorso.

L’esponente dell’opposizione ha anche specificato come, aspettando l'assemblea pubblica da lui organizzata, non andrebbero a crearsi comunque problemi all'iter istituzionale dell'accordo in questione: «La firma di Regione Lombardia è arrivata il 3 ottobre - ha spiegato -, quindi ci sarebbero i tempi (trenta giorni dalla firma della Regione), per tenere la nostra assemblea pubblica e dopo andare in Consiglio. Faccio quindi appello anche agli esponenti della maggioranza, perché il punto all'ordine del giorno del 14 sull'accordo di programma possa essere stralciato e trattato in una seduta il 31 ottobre».

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