Dopo la tempesta

Rissa in piazzale Alpini, il vicesindaco Gandi fa togliere la staccionata e insiste sulla recinzione

Indagini dei carabinieri ancora in corso, intanto l'idea dell'Amministrazione viene criticata dal centrodestra: «Si sposta il problema»

Rissa in piazzale Alpini, il vicesindaco Gandi fa togliere la staccionata e insiste sulla recinzione
Pubblicato:
Aggiornato:

Dopo la rissa, con bastoni e coltello, avvenuta nel pomeriggio di lunedì 5 febbraio, è il momento di fare il quadro della situazione in Piazzale Alpini a Bergamo.

I carabinieri stanno indagando sulla faccenda ma, dopo aver visionato diversi filmati realizzati dai presenti quel giorno, non sono ancora riusciti a ottenere risultati significativi. L'ipotesi, comunque, è che il tafferuglio sia partito da questioni di droga, tra un gruppo di indiani e un altro di africani.

Gandi insiste sulla recinzione

A tal proposito, come spiegato oggi (mercoledì 7 febbraio) dal vicesindaco Sergio Gandi a L'Eco di Bergamo, la staccionata in legno della aiuole di fronte al piazzale, dalla quale è stato sradicato un palo, poi utilizzato per percuotere violentemente un indiano, verrà rimossa in mattinata. La decisione è arrivata dopo un sopralluogo di Gandi sul posto, insieme ai tecnici del Comune.

Proprio l'assessore alla Sicurezza, così come aveva fatto a margine di quanto successo un paio di giorni fa, ha voluto insistere sulla necessità della nuova recinzione e dell'affidare lo spazio a un gestore. Ha infatti reso noto che l'Amministrazione sta cercando di arrivare a un accordo ponte con quest'ultimo, per fare in modo che l'area venga presidiata.

«Nel momento in cui l’operatore ha cessato di essere presente con l’attività - ha ribadito a L'Eco -, subito dopo sono ripartite queste situazioni così gravi. È necessario che qualcuno presidi lo spazio e questo episodio molto grave ci convince ancora di più che la perimetrazione di piazzale Alpini e l’attività che continueremo a svolgere all’interno sono indispensabili, per evitare di fare mille passi indietro».

L'idea non piace al centrodestra

Non concorda con la sua idea il candidato sindaco del centrodestra Andrea Pezzotta che, dopo aver definito inaccettabile quanto successo in zona stazione, ha criticato l'idea della recinzione, che per lui sposterebbe solo il problema più in là e, piuttosto, ha proposto un potenziamento delle forze dell'ordine operative nell'area, sia come deterrente che come pronto intervento in caso di necessità.

Sulla situazione è voluto tornare anche il consigliere comunale e segretario cittadino della Lega, Alessandro Carrara: «Smettiamola con le narrazioni distorte - ha scritto sui social -. Quello che è accaduto ieri (il 5 febbraio per chi legge, ndr) è un fatto gravissimo, per carità non direttamente imputabile a Gori o a Gandi, ma che è figlio anche delle politiche buoniste messe in campo in questi anni da questa Amministrazione. Non si può dire che con la recinzione in Piazzale Alpini questo fatto non si sarebbe verificato, perché non è spostando il problema di qualche metro che si risolvono i fenomeni negativi».

Commenti
Vincenzo

Il piazzale in questione, nel tempo è stato oggetto di interventi radicali che, pur impegnando ingenti risorse economiche, non ha sortito risultati di sorta. Poi, si continua a immaginare ulteriori soluzioni che, si è certi, non risolveranno il problema dell'intera zona. Spazi aperti, non nascosti a occhi indiscreti, ma alla sorveglianza delle alle dell'ordine, porterebbe alla percezione di maggior sicurezza, ora pressoché assente.

gemma bertuletti

Magari il Sig. Pezzotta potrebbe chiedere al responsabile del suo governo di mandare più forze dell'ordine.

Seguici sui nostri canali