l'anniversario

Ryanair e aeroporto di Orio, un matrimonio lungo 20 anni che ha cambiato la città

Il 14 febbraio 2002 il volo in arrivo da Francoforte Hahn, a bordo del quale furono celebrate le nozze tra Anja Schmitz e Thomas Pluta

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Esattamente venti anni fa, il 14 febbraio 2002, nasceva una delle collaborazioni destinate a lasciare il segno in Bergamasca e a ridefinire il volto dell’aeroporto di Orio al Serio, quella tra Ryanair e Sacbo. Ad aprire i collegamenti fu il volo in arrivo da Francoforte Hahn, a bordo del quale furono celebrate le nozze tra Anja Schmitz e Thomas Pluta, della cittadina di Andernach.

In vent’anni l’attività dello scalo è cresciuta toccando numeri da record, tanto che quest’anno saranno 109 le rotte estive di Ryanair in partenza dall'aeroporto “Il Caravaggio”, che secondo le stime accoglierà ancora più passeggeri rispetto al periodo pre-Covid.

«Si tratta di un anniversario importante per l'aeroporto, per Ryanair, per Sacbo e per la città di Bergamo – sottolinea Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacbo -. L'aver intercettato e intuito il nuovo modello di business legato al trasporto aereo vent'anni fa ha determinato un cambiamento epocale, di cui l'aeroporto è stato protagonista e che si è diffuso con indubbi benefici su tutto il territorio nazionale. Del resto, il modello proposto da Ryanair è stato un precursore del processo di digitalizzazione ormai invocato per molti settori».

Tornando al 2002, un paio di mesi dopo quella inaugurale in arrivo da Francoforte, ad aprile Ryanair aprì anche una rotta con Londra Stansted. L’anno successivo, Michael O’Leary, Ceo di Ryanair, inaugurò la base del vettore irlandese a Bergamo, posizionandovi 3 aeromobili e raggiungendo la quota di 1,3 milioni di passeggeri in soli dodici mesi. Il resto è storia.

Ryanair investitì nello scalo orobico aumentando sia il numero di velivoli, sia le rotte internazionali e domestiche, rafforzando il ruolo di Bergamo come principale base italiana di Ryanair. Dai 34 milioni di passeggeri trasportati da e per l'aeroporto di Orio al Serio nei primi dieci anni di attività, Ryanair ha raggiunto alla fine 2019 un totale di 110 milioni di passeggeri. Dopo la parentesi imposta dal picco della pandemia, la compagnia aerea irlandese ha guidato la ripresa del trasporto aereo destinando proprio a Bergamo, a luglio dell’anno scorso, il primo dei suoi nuovi aerei “Green” B737-8200 Gamechanger. Ad oggi questo tipo di aeromobili sono 11 sui 20 attualmente basati a Bergamo, capaci di ridurre i consumi di carburante, le emissioni di anidride carbonica e le emissioni acustiche.

«Oggi celebriamo i venti anni dal nostro primo “love flight” con il più grande operativo di sempre, offrendo ai cittadini e ai visitatori di Bergamo ben 109 rotte, di cui tre nuove, verso destinazioni entusiasmanti come Corfù, Madeira, Cefalonia e Valencia – aggiunge Michael O'Leary -. Insieme a Sacbo abbiamo scritto un'entusiasmante storia di successo fatta di passione e duro lavoro. Continueremo a lavorare insieme al nostro partner per fornire un'ulteriore crescita. Ryanair è uno dei maggiori investitori esteri in Italia. Solo a Bergamo abbiamo fatto un investimento di oltre 2 miliardi di dollari, sostenendo oltre 900 posti di lavoro nell'aviazione altamente retribuiti e oltre 8.600 posti di lavoro indiretti. La storia d'amore tra Ryanair e Bergamo continua».

«Il 14 febbraio del 2002 è una data che va oltre l’aspetto celebrativo, perché segna una svolta nella politica gestionale dell’aeroporto di Bergamo, avendone intuito attraverso l’accordo con Ryanair le grandi potenzialità – conclude il presidente di Sacbo Giovanni Sanga -. Se Ryanair ha consolidato negli anni il ruolo di principale player dello scalo bergamasco, il suo modello ha rivoluzionato il concetto di trasporto aereo, richiamando altre importanti compagnie aeree, permettendo di tessere un mosaico di rotte, e allargare le relazioni con i Paesi dell’area europea, innescando un processo di trasformazione socio-economica e dando vita a nuove e molteplici opportunità di crescita multisettoriale. Con l’aeroporto, Bergamo è diventata una porta di ingresso privilegiata dell’Est della Lombardia da e per un vasto numero di Paesi, determinando benefici in termini di crescita economica e occupazionale, favorendo l’internalizzazione sul fronte culturale e universitario. Conforta la volontà di ripresa del trasporto aereo che si riscontra nei programmi operativi a breve termine di tutti i vettori, in particolare quelli annunciate da Ryanair, con il più alto numero di destinazioni da quando ha iniziato le attività sull’aeroporto di Bergamo».

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