Opera divisiva

San Pellegrino, si inaugura la nuova passerella. Ma non piace proprio a tutti...

In molti la trovano troppo moderna, quasi fuori luogo in un contesto fortemente improntato dallo stile liberty

San Pellegrino, si inaugura la nuova passerella. Ma non piace proprio a tutti...
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Domani, sabato 27 aprile, alle 16.30 a San Pellegrino Terme verrà inaugurata la nuova passerella pedonale sul fiume Brembo. Costata due milioni di euro - la metà dei quali finanziati da Regione Lombardia -, l'opinione pubblica sull'opera è apparsa fin da subito divisiva, tra chi trova il ponte «orrendo» e chi invece lo giudica «bellissimo».

Sui canali social del Comune di San Pellegrino Terme, i commenti fioccano. In molti trovano la nuova passerella troppo moderna, quasi fuori luogo in un contesto fortemente improntato dallo stile liberty.

«Orrendo e inutile. Stona», scrive un utente. «Peccato: non va con il resto. Un ponte così futurista con i bellissimi e vecchi palazzi...», fa eco un altro. «Che orrore! Hanno deturpato il mio bel paese!», tuona un successivo commento. «Il paese dei ponti», sottolinea, con una punta d'ironia, un altro.

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Moderno e liberty: non piace a tutti...

Dando uno sguardo alla passerella ormai in dirittura d'arrivo, in effetti, lo stacco tra la sua linea bianca slanciata e il Grand Hotel sullo sfondo è evidente. Il ponte, ad arcata unica, è stato realizzato in acciaio e pietra, mantenendo un pavimento in legno. Lungo 68 metri, a metà si trova il punto più stretto e panoramico.

Della differenza di stile, tra i commenti, c'è chi ne fa una virtù. «Visto da vicino è moderno, con le caratteristiche e tecnologia moderna. Per me è bello, liberty e moderno insieme» si legge. «Bellissimo. E chi dice che non si sposa con lo stile liberty, non capisce nulla di architettura. Bravi, un ponte che serviva e attirerà gente».

Qualche utente ci va più cauto, restando neutrale. «Ma sì, un attimo di modernità. Potrà sembrare un po' fuori tema, ma l'importante è che abbia anche la sua praticità. Vediamo finito, forse è meglio di quanto non si creda. Speriamo che in inverno, con il ghiaccio, non crei qualche scivolone in più ai pedoni...».

Le opinioni sono personali. Ma è utile?

I commenti non si soffermano tuttavia soltanto sull'aspetto estetico della passerella. Qualche utente, infatti, più che bello o brutto lo ritiene inutile. «Ci sono Comuni che spendono in farm fotovoltaici per la collettività, altri in ponti inutili di cui non si sentiva il bisogno» si legge. «Ma a 150 metri c'è già un ponte, che senso ha farne un altro? Non potevano spendere i soldi per sistemare strade o scuole?» aggiunge un utente.

Checché se ne dica, la passerella è ormai pronta e domani, sabato 27 aprile, verrà ufficialmente inaugurata nel corso dell'evento Acquaman BikEvent. Si è scelto di intitolarla a Dario Acquaroli, il campione di mountain bike originario di San Pellegrino scomparso purtroppo nel 2023. Per andare da un versante all'altro del Brembo attraverso il nuovo ponte bisognerà, tuttavia, attendere ancora un po': giusto il tempo di effettuare i collaudi. Come riporta La Voce delle Valli, infatti, è probabile che venga aperta in via definitiva nel corso dell'estate.

Commenti
Catia

Penso purtroppo che il buongusto si sia perso … e’ osceno in un contesto così meraviglioso… hanno rovinato il paesaggio con questo ponte

Cristina

Io non sono del paese ma vedendo questo ponte penso che il colore bianco stona con il contesto tutto storico e del Grand hotel... Dovevano abbinare il colore ad un colore che si adattasse almeno al bellissimo Grand hotel ... Insomma anche meno .... E poi perché un altro ponte già ce ne sono in paese .. andava meglio in altro paese che magari ne aveva più bisogno.... Come al solito soldi buttati via...

Andrea

Ma che stile ha? Design spesso definisce il bello estetico ma alle volte lede la funzionalità o il contesto in cui si inserisce. Il bello che non balla.

fabrizio

Ogni strada/ponte che facilita a tutti di muoversi liberamente porta sempre dei benefici. Ma in questo contesto così romanticamente Liberty la scelta di questa struttura è davvero "cafona" e fuori luogo. Ho sempre apprezzato le scelte del Sindaco Milesi, scelte coraggiose ma MAI lontane dal contesto dello spirito di San Pellegrino. Ora ce lo si tiene ma non certo con orgoglio

Marcello

A vederla in foto, dico che a me piace, è "leggera", agile e di poco impatto. Piuttosto mi preoccupa il mastodonte abbandonato sullo sfondo, perché mi sono fatto l'idea che sia un debito di cui nessuno si farà carico per molti anni ...

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