Scavalco di Città Alta "vietato" per sei mesi a causa di alcuni lavori: prove tecniche di caos
Da gennaio via Maironi da Ponte chiude. Non si potrà più salire da Valverde e scendere da S. Agostino. 14.700 veicoli al giorno si scaricheranno sul centro, già trafficatissimo
di Wainer Preda
Ci arriveranno per gradi. Ma la rotta ormai è tracciata. Automobilisti preparatevi a dire arrivederci (almeno per ora) allo "scavalco" di Città Alta, l’escamotage utilizzato da molti per andare da un capo all’altro di Bergamo, passando da lassù e schivando il traffico del centro.
A partire dal prossimo gennaio, via Maironi da Ponte - la strada principe della scorciatoia - chiuderà al traffico. Motivo: i lavori di Uniacque per il rifacimento della conduttura da 8 chilometri che dalla sorgente di Algua porta acqua potabile in città, fino a Sant’Agostino. L’intervento, dal costo di 30 milioni, durerà un paio di mesi, fino a febbraio. Prevede lo stop alla circolazione lungo la strada che da Valverde sale a Bergamo Alta, attraverso Porta San Lorenzo.
E già che c’era, il Comune ha deciso di consolidare anche i muri stradali dello storico viadotto. In realtà i lavori erano previsti un anno fa. Ma causa di questioni contrattuali sono slittati alla prossima primavera. Dureranno 4 mesi, da marzo a luglio. Durante i quali si “sgraverà” il muro dal peso della carreggiata sulla quale passano migliaia di veicoli al giorno.
Bene, doveroso. Solo che il concatenarsi dei due interventi porterà al blocco dello scavalco per almeno sei mesi. Che si tratti delle prove tecniche di uno stop definitivo è abbastanza evidente. Tanto che il Comune ha candidamente ammesso che userà il periodo gennaio-luglio per osservare le ricadute sul traffico cittadino.
In altre parole, si tratterà di mesi di sperimentazione, nel quale gli addetti raccoglieranno i dati necessari alle previsioni. Peccato che gli “sperimentati” siano migliaia di cittadini che tutte le mattine sono costretti a usare l’auto per andare al lavoro. E che, già oggi, spendono ore e ore della loro vita in coda, fra improperi e lavori in corso. Ma tant’è: speriamo solo non finisca come nel caso delle rotonde di Pontesecco che secondo i dati avrebbero dovuto migliorare il traffico e invece siamo ancora ai soliti birilli, 3 milioni di euro dopo.
Beneficio del dubbio. «Sono in corso alcuni rilievi sul traffico proprio per capire i flussi di traffico in Città Alta e in via Baioni (...)
Bergamo ha problemi di traffico per una serie di scelte assurde di cui questa sarebbe solo la continuazione. Continuare a chiudere strade e impedire l'utilizzo di percorsi alternativi minori che nelle ore di punta servivano come valvola di sfogo non ha fatto altro che costringere sulle pochissime arterie principali tutto il traffico. Ovviamente ingolfando la città. Che poi Alberto ci dica che non è giusto far passare 14.000 macchine in città alta è un assunto senza logica. Perchè no? Città alta non è Bergamo? Non è parte di questa città? Deve solo avere benefici? Non può condividere nel bene e nel male la condizione di tutti? Ci state dicendo da sopra "Io so io e voi non siete un cazzo"? Perchè 14.000 auto in città alta sono troppe e 50.000 sotto casa mia vanno bene? Perchè dobbiamo anche aggiungerci una parte delle 14.000 che passano in città alta? In città alta sono già privilegiati che ne girano solo 14.000!!!!! Il signor Alberto provi a trasferirsi un mese a Colognola sotto la rotta di decollo. Credo ci sarà qualcuno pronto ad ospitarlo.
Che Bergamo abbia (nonostante il primo posto della classifica di qualità della vita del Sole 24 ore) enormi problemi di traffico è evidente, ma ben vengano soluzioni migliori che far passare migliaia di macchine da città alta! P.S.: da questo articolo sembra che Prima Bergamo sia a favore dello "scavalco": ?!
Che l'attuale amministrazione di Bergamo, come le precedenti due, sia un "hater" , odiatore di coloro che usano la propria auto per spostarsi, è un dato di fatto! Negano di fatto il diritto costituzionale della libertà di movimento dei cittadini, concedendolo soltanto ai pedalatori o ai monopattini elettrici o al cavallo di San Francesco. Per gli altri, il diritto è negato! Fa niente se questi ultimi pagano fior di tasse per poter circolare col proprio veicolo (tassa di circolazione, assicurazione obbligatoria, iva e accise sui carburanti, parcheggi a pagamento su suolo pubblico, ecc.), senza le quali il comune non starebbe in piedi e che bici e monopattini non pagano, meglio punire tutti questi cittadini che osano lavorare senza subire i ricatti di sindacati scioperanti vari, o dei finti ecologisti da salotto. Ovvio che più strade si chiudono, più si riempiono e intasano le altre, come con i fiumi e i torrenti, lamentandosi poi del maggior inquinamento (dimenticandosi per altro l'aeroporto). È la dittatura dei "più buoni", come diceva Gaber, che impone tutto ciò che piace a loro, fregandosene degli interessi altrui. Anche la Carnevali e i suoi sono la versione bergamasca del Marchese del Grillo "Io sò io e voi non siete un c...."!