ipotesi di reato

Schiuma nel Serio a Crema: colpa di reflui di un'azienda agricola di Caravaggio?

Risalendo il reticolo idrico, gli agenti ittici sono arrivati nel territorio del paese della Bergamasca, dove hanno notato il problema

Schiuma nel Serio a Crema: colpa di reflui di un'azienda agricola di Caravaggio?
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Chiazze biancastre e schiuma riconducibili per caratteristiche di colorazione marrone chiaro e di odorazione ai reflui zootecnici sono state notate nel fiume Serio all'altezza di Crema. Così, le guardie Ittiche della Fipsas di Cremona, congiuntamente ad una Guardia ecologica volontaria del Parco del Serio, ne hanno segnalato la presenza e proprio sulla base di questa informazione, sono scattati i controlli degli agenti dell'Unità operativa ambiente del Distretto di polizia locale della Bassa bergamasca Occidentale.

Dal concime alla roggia

Come riportano i colleghi di Prima Treviglio, risalendo il reticolo idrico, gli agenti ittici sono arrivati nel territorio di Caravaggio, nei pressi di una cascina. Qui stavano concimando prima della semina primaverile, ma i liquami utilizzati sono percolati nella roggia, inquinandola. Questo perché la società agricola, di tipo cerealicolo-zootecnico, alleva bovini e di fatto ha utilizzato il refluo senza adottare le precauzioni a tutela del suolo e dell'acqua.

La diffusione nel suolo

Spiega il Comando guidato da Cristiana Vassalli: «È noto infatti che i liquami utilizzati come concime si diffondono rapidamente nel suolo e nelle falde e inquinano qualità e potabilità delle acque. Si precisa che, chi distribuisce letami, liquami e materiali ad essi assimilati, fanghi, acque reflue e altri fertilizzanti organici e azotati e delle zone non vulnerabili da nitrati è tenuto alla corretta applicazione della cosiddetta direttiva nitrati, volta a garantire la protezione di tutte le acque dall'inquinamento da nitrati da fonte agricola e a ridurre l'impatto ambientale dell'attività agricola stessa attraverso una più attenta gestione del bilancio dell'azoto».

Il reato

In realtà, il collegamento tra le chiazze registrate a Crema e i reflui di Caravaggio è ancora tutto da dimostrare. Fortunatamente nel territorio del caravaggino non si è rilevata moria di fauna ittica. Del fatto è stata informata l'autorità giudiziaria, l'ipotesi di reato è relativa alla violazione di articoli contenuti nel Testo unico ambientale, in quanto è stata effettuata l'utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento, in zona vulnerabile da nitrati, al di fuori dei casi e delle procedure previste.

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