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Settore sociosanitario, da Regione Lombardia circa 9 milioni di euro all'Ats di Bergamo

Lo stanziamento deriva dall’aumento deliberato dal Pirellone di tutte le tariffe delle unità d’offerta sociosanitarie del 3,7 per cento

Settore sociosanitario, da Regione Lombardia circa 9 milioni di euro all'Ats di Bergamo
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Regione Lombardia erogherà in favore del settore sociosanitario bergamasco circa 9 milioni di euro. Uno stanziamento che deriva dall’aumento, deliberato dal Pirellone, di tutte le tariffe delle unità d’offerta sociosanitarie del 3,7 per cento.

Un incremento che costituisce una significativa boccata di ossigeno per queste strutture, che dovranno fornire una sempre maggiore assistenza alle persone fragili, e che, tra l’altro, avrà effetto retroattivo, partendo dal 1° gennaio di quest’anno.

Ad annunciare l’aumento tariffario oggi, martedì 9 novembre, è stato il dottor Giuseppe Matozzo dell’Agenzia di tutela della salute di Bergamo. «Ciò significa uno stanziamento di oltre 5,5 milioni di euro per la nostra Ats – spiega il dottor Matozzo -. Inoltre, più di 1,9 milioni di euro saranno destinati al potenziamento della dell’assistenza domiciliare integrata, alle cure palliative e alle comunità socio sanitarie per disabili. Infine 1,2 milioni di euro sono previsti per la contrattualizzazione di una nuova unità di offerta di cure palliative residenziali all’hospice di Calcinate».

Sempre in rapporto a quanto stanziato complessivamente dalla Regione, la Bergamasca beneficerà dell’11,3% dei 5 milioni complessivi stanziati per l’ADI e del 19,5% dei 2 milioni complessivi previsti per le cure palliative domiciliari.

«È stato premiato il territorio di Bergamo - aggiunge il direttore sociosanitario dell’Ats - queste risorse sono state decise sulla base di quanto le strutture provinciali hanno prodotto, vale a dire sull’attività erogata nel corso del primo semestre 2021. Particolarmente significativo è lo stanziamento per la misura Rsa aperta: su un budget complessivo di 1,5 milioni di euro, a Bergamo arriveranno 375 mila euro, ben il 25% delle disponibilità regionali».

Inoltre, sempre nel 2021, è previsto per le Udo che non raggiungeranno il budget sottoscritto un ristoro a carattere eccezionale a copertura dei costi fissi eventualmente sostenuti, fino a un massimo del 90% sul budget 2021.

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