Scarsità idrica

Siccità, la conferma nei dati regionali: laghi lombardi più vuoti del 30% rispetto al 2022

A dichiararlo è l'assessore regionale Massimo Sertori, che ha annunciato la convocazione di un nuovo tavolo regionale il 2 marzo

Siccità, la conferma nei dati regionali: laghi lombardi più vuoti del 30% rispetto al 2022
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Neanche l'inverno è bastato per ridurre il fenomeno della siccità. Una situazione di scarsità idrica che, purtroppo, è in linea con quella dello scorso anno. Con la differenza che anche il bacino idrografico afferente al Lago di Garda - l'unico nella primavera 2022 che presentava disponibilità nella norma - è ai minimi storici.

A dichiararlo è l'assessore regionale Massimo Sertori, coordinatore delle attività del tavolo permanente per l'utilizzo della risorsa idrica in Lombardia, che ha annunciato la convocazione di un nuovo tavolo regionale previsto per il 2 marzo.

Laghi lombardi più vuoti: -30% rispetto al 2022

Il confronto 2022-2023 mostra che i laghi lombardi regolati sono più vuoti (-30 per cento), a fronte di un quantitativo di neve leggermente superiore (+31 per cento). Complessivamente le riserve idriche mostrano un deficit del 55 per cento rispetto allo storico, a fronte del 52 per cento dello scorso anno.

Già nei primi due tavoli regionali di dicembre e gennaio si era evidenziato come la situazione di scarsità idrica della scorsa estate fosse proseguita, complici le scarse precipitazioni autunnali e invernali. «Il 3 febbraio - spiega Sertori - ho inviato formalmente una specifica richiesta ai gestori degli invasi idroelettrici operanti in Lombardia e agli Enti Regolatori dei laghi di adottare da subito ogni misura finalizzata alla massima riduzione delle erogazioni negli emissari fatte salve le necessità ambientali e di funzionamento delle centrali termoelettriche».

Su input di Regione, AIPo (l'Agenzia che per conto della Lombardia gestisce la regolazione del lago di Garda dalla diga ubicata sul Mincio) il 14 febbraio scorso ha ridotto l'erogazione ai minimi termini: una manovra indispensabile, come spiegato dall'assessore, per cercare di mantenere il livello dell'acqua e che ha comportato temporaneamente la messa fuori esercizio della centrale termoelettrica di Ponti sul Mincio.

«Confido - conclude Sertori - sul senso di responsabilità di tutti i soggetti pubblici e privati. Abbiamo convocato per il prossimo 2 marzo un nuovo tavolo regionale per un aggiornamento sulla situazione delle riserve idriche in vista della prossima stagione irrigua estiva 2023 e per valutare le misure più opportune per fronteggiare la crisi idrica che vediamo nuovamente davanti a noi, salvo precipitazioni importanti che ad oggi non siamo in grado di prevedere».

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