Polizia locale

Sicurezza a Bergamo, Laganà (FdI): «A che punto siamo con il potenziamento delle unità mobili?»

La consigliera d'opposizione chiede numero di agenti impiegati e ore di presidio, l'assessore Angeloni: «Nucleo appiedato a gennaio»

Sicurezza a Bergamo, Laganà (FdI): «A che punto siamo con il potenziamento delle unità mobili?»
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Nel corso della campagna elettorale, a Bergamo, il centrosinistra di Elena Carnevali aveva promesso un potenziamento delle unità mobili di quartiere della polizia locale, tenendo conto che la sicurezza era stata - ed è tuttora - uno dei temi forti nella politica cittadina.

Adesso, la consigliera d'opposizione Cristina Laganà (FdI) ha chiesto, in un'interrogazione presentata il 25 dicembre scorso, il numero di agenti impiegati in ufficio e in servizio nelle strade, le aree pattugliate e le ore di presidio, oltre a tempi e modalità dei rinforzi previsti e una seduta sul tema nella commissione competente a Palazzo Frizzoni.

Cento agenti in strada

A risponderle è stato l'assessore alla sicurezza Giacomo Angeloni, il quale ha innanzitutto reso noto che, al 30 novembre scorso, risultavano operativi sotto la comandante sedici ufficiali, 145 agenti di via Coghetti e quattro di altre Amministrazioni. 41 operatori sono assegnati ad attività interne, mentre i restanti 104 svolgono servizi esterni di pronto intervento, sicurezza urbana, polizia stradale e controllo del territorio.

«L'impiego del personale nelle varie aree della città è pianificato dal Comando, in relazione alle segnalazioni ricevute e all'indicazioni del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica» ha spiegato Angeloni.

Nucleo appiedato entro gennaio

«Con la delibera di Giunta del 28 ottobre, è stato dato indirizzo alla Direzione della polizia locale e protezione civile di istituire un Nucleo di polizia di prossimità appiedato, la cui piena operatività è stata prevista per il mese di gennaio 2025 - ha proseguito l'assessore -. Dal monitoraggio e le successive valutazioni sulla sua attività, si deciderà nel merito. Sarà utile valutare l'integrazione del servizio con le unità mobili di quartiere, nel quadro di un ripensamento organizzativo delle sedi decentrate della nostra polizia locale».

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