All'aeroporto di Orio «aggressioni e furti sono in aumento, intervenga il prefetto»
L'allarme del sindacato: episodi preoccupanti nelle zone parcheggi e all'interno del sedime aeroportuale, lavoratori sempre più preoccupati

L'aeroporto di Orio al Serio continua ad essere teatro di episodi di criminalità che mettono a rischio l'incolumità di lavoratori e passeggeri. Nonostante il prestigio conquistato dallo scalo bergamasco, diventato ormai il terzo aeroporto italiano per volume di traffico, la situazione della sicurezza resta estremamente critica.
Emergenza sicurezza
Secondo quanto denunciato da Fit Cisl Bergamo, recentemente nella zona parcheggi, situata in un'area distante dal sedime aeroportuale e carente di adeguata illuminazione e videosorveglianza, sono stati segnalati numerosi furti alle auto e la presenza di gruppi di persone che hanno generato timori tra i dipendenti dell'aeroporto.
Particolarmente preoccupante è la situazione per le lavoratrici che svolgono turni notturni, le quali hanno espresso forte apprensione per la loro sicurezza personale. Nell'area check-in, inoltre, nel corso dell'ultimo anno si sono verificati diversi episodi di aggressione.
Gli ultimi gravi episodi
Due recenti episodi hanno ulteriormente acceso i riflettori sulla questione sicurezza. «Qualche giorno fa siamo stati informati dell'infiltrazione di una persona all'interno del sedime aeroportuale, che si sarebbe poi nascosta nel vano carrello di un aeromobile», rivela il sindacato. L'intruso è stato scoperto grazie al controllo di routine effettuato dall'equipaggio prima dell'imbarco, che ha successivamente allertato le forze dell'ordine.
Un altro episodio allarmante verificatosi nei mesi scorsi è quanto accaduto a un'operatrice aeroportuale, «nuovamente aggredita da un passeggero di un volo».
L'appello al prefetto
«L'aeroporto di Bergamo ha conosciuto negli ultimi anni una crescita esponenziale, sia in termini di voli che di passeggeri, attestandosi come il terzo aeroporto italiano. Tuttavia, non si può dire lo stesso per quanto riguarda il livello di sicurezza», dichiarano Pasquale Salvatore, segretario generale, e Nicola Priore, operatore di Fit Cisl Bergamo.
«Nonostante le numerose aggressioni avvenute nel recente passato, da noi sempre denunciate, lo scalo continua a presentare gravi criticità. I lavoratori del sedime aeroportuale si recano al lavoro con la costante paura che possa succedere qualcosa».
La Fit Cisl, insieme ad altre organizzazioni sindacali, aveva già proposto l'istituzione di un tavolo congiunto per individuare le criticità e pianificare adeguate contromisure. «Questa proposta era stata accolta dal gestore aeroportuale, che si era impegnato in tal senso, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro concreto», lamentano i sindacalisti.
Cresce la preoccupazione
«Negli ultimi dieci giorni, purtroppo, si sono registrati episodi che vanno in direzione opposta rispetto al miglioramento auspicato, e i due ultimi episodi non fanno che aumentare la tensione e la sensazione di pericolo dei lavoratori», sottolineano. E si pongono una domanda inquietante: «Com'è possibile accedere con tale facilità a un'area così sensibile?»
Di fronte alla mancanza di progressi nelle interlocuzioni con il gestore aeroportuale, la Fit Cisl ha deciso di rivolgersi direttamente al Prefetto: «Considerato che le interlocuzioni con il gestore aeroportuale non hanno finora portato a soluzioni concrete e che siamo arrivati ad un punto tale che rende la situazione non più sostenibile dal punto di vista lavorativo e sociale, riteniamo necessario rivolgerci al prefetto, richiedendo un incontro urgente sul tema della sicurezza presso l'aeroporto di Bergamo, a tutela non solo dei lavoratori, ma anche dei passeggeri».
Situazione disastrosa, a cominciare dall'esplosione primaverile degli atterraggi da ovest, per uno scalo ormai fuori controllo in ogni ambito. Ci sono camionette di militari, ogni tanto potrebbero fare due passi nei parcheggi... visto che Sacbo investe solo nella sostenibilità (ahahahahahahahaha) e non nella sicurezza.
Purtroppo la clientela a cui si rivolgono i voli low cost porta a viaggiare di tutto, compresi i cafoni e maleducati. Sono scelte aziendali.
Giusto che i lavoratori siano tutelati
L'arrivo dei voli low cost ha favorito lo sviluppo ma non infrastrutture e sicurezza. 15 giorni fa era impossibile parcheggiare e chi doveva partire con urgenza doveva lasciare l'auto per strada con ovvi rischi.
Sacbo tirate fuori i soldi x garantite la sicurezza dei passeggeri e dipendenti che arrivano in aeroporto visto che ogni anno vi spartite utili milionari alla faccia di tutto e tutti.