Rieccole

Son tornate le cicogne (ma le culle restano vuote)

Diversi gli avvistamenti in provincia, da Valbrembo a Sarnico. L'ultimo risale a ieri, domenica 28 maggio

Son tornate le cicogne (ma le culle restano vuote)
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Da cent'anni non ce n'era più traccia in Bergamasca. Poi, un bel giorno di primavera del 2015, un esemplare maschio si è posato sulla cima di uno dei piloni che sorreggono la voliera al Parco delle Cornelle di Valbrembo, costruendoci un nido di rami secchi e paglia. Stessa routine, per tre lunghi anni. Fino a quando, nel 2017, è comparso un esemplare femmina. Così è (ri)cominciata la storia delle cicogne nella nostra provincia, una specie che negli ultimi sei anni è tornata a prolificare nelle nostre zone, dopo un vuoto lungo un secolo.

Va sottolineato che le cicogne sono una specie monogama, e restano con lo stesso compagno tutta la vita. Una famosa coppia, balzata agli onori delle cronache per la sua incredibile fedeltà, è quella croata di Malena e Klepetan: lei non poteva volare per un problema all'ala, lui ogni anno, per venti lunghi anni, ha percorso oltre dodici mila chilometri, dal Sud Africa alla Croazia, pur di stare con lei. In Bergamasca, fino al 2020, erano due quelle stabili (la coppia di Valbrembo e un'altra a Spino d'Adda), che hanno dato vita a dozzine di pulli. Non ai livelli di Malena e Klepetan, ma è già un ottimo risultato.

Avvistamenti in tutta la provincia

Non è raro tuttavia avvistare questi eleganti uccelli dal piumaggio bianco e nero nelle nostre zone e sono numerose ogni anno le segnalazioni di passaggi o brevi soste. I primi avvistamenti del 2023 ci sono già stati: c'è chi le ha notate sulle cime dei pini proprio vicino al parco faunistico, chi già da diversi mesi nei prati dietro al maneggio di Valbrembo, altri ancora tra i cieli di Curno, poi a Comun Nuovo - indaffarate nella ricerca del luogo più adatto per nidificare - e perfino a Sarnico. Almeno una decina di esemplari hanno solcato le nubi della nostra provincia.

«Ad oggi, purtroppo, lo stato di conservazione della specie risulta inadeguato nel nostro territorio a causa di una popolazione ancora non sufficientemente ampia a livello nazionale - ha sottolineato qualche mese fa Lipu Bergamo, in un post dove si parlava dell'avvistamento di Sarnico -. Tuttavia, negli ultimi decenni, complici il ripristino di alcuni habitat idonei e l'impiego di speciali misure di protezione, la popolazione italiana di cicogna bianca sta registrando una forte crescita. Avvistare due cicogne sul Basso Sebino, tra lago, colli e Prealpi è un fatto assai speciale».

Tornano le cicogne (ma senza bimbi)

La cicogna è, per antonomasia, il simbolo della vita che nasce. Non a caso nell'immaginario comune è proprio lei la "messaggera" incaricata di trasportare i bambini appena nati. In culle che, almeno in Bergamasca, continuano però a restare inesorabilmente vuote. Sintomo di una denatalità che sta colpendo un po' tutto il Paese, provincia orobica compresa: nel 2022 si è infatti registrato un significativo calo del quattro per cento rispetto al 2021, dove i numeri avevano registrato un lievissimo incremento.

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