Spazzatura sui marciapiedi a Bergamo: dove passano passeggini e carrozzine?
Dopo il rogo dei rifiuti a Colognola, un cittadino fa notare i problemi nella zona di Via San Giovanni, vicino al Parco Suardi
di Paolo Aresi
Un rogo maleodorante, poi un altro. I cittadini hanno dato l’allarme, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. È successo lunedì sera, 19 febbraio, a Colognola, in via Costantina: qualcuno ha dato fuoco alla spazzatura lasciata in strada in attesa del ritiro da parte dei mezzi di Aprica.
Un gesto folle? Un piromane? Una ragazzata? Qualche testimone ha affermato di avere notato un uomo sulla sessantina, vestito di scuro, i capelli bianchi; portava una sacca o forse uno zaino bianco in spalla. Alcuni cittadini lo hanno intravisto e hanno pure cercato di fermarlo, ma l’uomo si è dileguato in direzione dell’istituto Belotti.
I cittadini tuttavia non soltanto hanno chiamato i vigili del fuoco, ma sono scesi in strada con secchi d’acqua per cercare di limitare i danni. In questa situazione di grave inquinamento atmosferico, l’aggiunta dei fumi del rogo è risultata particolarmente grave. Anche perché i sacchi di plastica rilasciano nell’incendio sostanze molto nocive per la salute.
Sul tema dei rifiuti lasciati per strada, è arrivata nei giorni scorsi la lettera di un nostro lettore, corredata da una serie di fotografie. Il lettore sostiene che «sarebbe opportuno che andasse studiato un modo diverso di effettuare la raccolta dei rifiuti», ricordando come fino a una manciata di anni fa il ritiro avveniva nei portoni e nei cortili dei condomini, senza bisogno di piazzare bidoni e sacchi sul marciapiede.
Il bisogno di piazzare tutto sulla strada è nato soprattutto con la raccolta differenziata, dice la lettera, che continua: «È vero che sistemando la spazzatura sul marciapiede gli addetti risparmiano tempo e quindi denaro. Ma mi chiedo se tutto questo sia dignitoso per una città, in particolare nei suoi borghi storici.
Soprattutto considerando che la spazzatura può restare esposta anche per ore. Creando talvolta anche notevoli disagi per i passanti e in particolare per i disabili in carrozzina e per le mamme con passeggini e carrozzine». In effetti in certi punti della città questi disagi è innegabile che si verifichino.
Per esempio, sul marciapiede di via San Giovanni che conduce all’ingresso del Parco Suardi, molto frequentato da mamme e papà con bimbi piccoli. Conclude la lettera: «Sarebbe il caso, a mio avviso, di tornare a lasciare la spazzatura nei cortili dei condomini con l’accortezza di tenere aperti gli ingressi, a cura degli abitanti, nell’orario di passaggio dei mezzi di raccolta, passaggio che dovrebbe risultare quanto più possibile puntuale. Un servizio così fatto sarebbe un poco più costoso, ma certamente ne varrebbe la pena per una migliore qualità della città».
Claudio Calvi Che fuffa di articolo
Un sistema di raccolta che dev'essere ripensato alla luce delle negatività che innegabilmente sono evidenti. Cosa dire poi della raccolta eseguita in vie cittadine in orario di shopping, con una lunga colonna che si forma dietro al compattatore, senza possibilità di superare.