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Occorre constatare che, laddove la lungimiranza della dirigenza che ha competenza sul personale ha la vista corta, le conseguenze sono immaginabili. Negli Uffici, attanagliati dal sotto-organico, contemperare le esigenze del personale, messe n relazione coi tempi della Città e quelle istituzionali, dovrebbe essere la buona prassi, senza la quale ogni soluzione diventa irraggiungibile. Altro discorso di rilevante importanza è la flessibilità della prestazione lavorativa, richiesta per esigenze di servizio al personale, senza contropartite compensative. Ultimo, ma non per questo di minore importanza, anzi di primario rilievo, è l'omogeneizzazione dei trattamenti economici accessori dei dipendenti del ministero della Giustizia. Le procedure che dovrebbero consentire avanzamenti di carriera per la qualifica posseduta e progressioni verticali, già consentite in altre amministrazioni, dove sono?