Commenti su: Costretta a pagare il biglietto intero per il figlio neonato al cinema di Stezzano

Matteo

Non c'è bisogno di scrivere brutte recensioni sotto la pagina del cinema, basta il passa parola "BOICOTTAGGIO". Quando la clientela non arriverà più forse arriverà una presa di coscenza.

Bruno

Ormai non mi stupisco più di nulla. Il cervello non si usa più e queste sono le conseguenze. Ovviamente dico alla Signora di richiedere immediatamente il rimborso x biglietto ridotto.

doriano

Sicuramente il bimbo potevano tenerlo a casa,troppo piccolo, specialmente x i decibel della visione .

paola

nove euro sono piu economici di una baby sitter. comunque se mi trovassi al cinema con di fianco un neonato che piange, o da cambiare, non sarei poi cosi contenta...

Eduardo

24 anni che abbito a Bergamo, non lo mai capito a I bergamaschi.a me non mi accettava un billeto di 5 euro perché era un po rotto.Il cine bello molto comodo. UN PO DI RISPETO PER LE PERSONE,NON COSTA NULLA ESSERE UN.PO GENTE.

Tony

Con un bimbo di 40 giorni stai a casa tua e lo allatti a casa tua

Giacomo Pelis

Non doveva essere chiesto il pagamento per il piccolo e penso che non lo si debba nemmeno chiedere fini ai 3 anni d’età. Questo è il mio pensiero . E mettere un divieto da parte dei proprietari delle sale cinematografiche per i bambini sino a una certa età a causa del volume che potrebbe rovinare l’udito dei piccoli pargoli non lo troverei nemmeno sbagliato.

Luca

Vivo a Bergamo da ormai 2 anni, ma non ho ancora capito che problemi abbiano certe persone. Empatia, quella strana parola

Andrea

Comprensione merce rara,si passa dal quesito del perché far pagare un biglietto intero ad un bimbo di 40 giorni al colpevolizzare i genitori sul fatto che lo abbiano portato al cinema. Boh...

Franco Manara

Sono dispiaciuto ed esterrefatto dalla stupidità dei miei coprovinciali. Peccato un'occasione persa per fare bella figura

Joseph

Ma quanti perbenisti, non si può portare un neonato al cinema perché i rumori fanno male ma si può portare sui tutti i veicoli dove il rischio è sicuramente maggiore; ma fatemi il piacere...

Massi

Giusto! Anche il bambino avrà visto il film.

ornella

si concordo con gli altri pensieri: non si porta un bimbo di 40 giorni al cinema. Un bimbo, così piccolo poi, ha bisogno di tranquillità, serenità e pace. non certo di rumori altisonanti di un cinema fatto per adulti. Il primo pensiero dei genitori deve essere per il figlio. Prima le sue esigenze e poi i piaceri dei genitori. Spesso non concordano ma quando si è genitori lo si è anche e soprattutto rinunciando per il bene dei piccoli tesori.

Mattia

Ma come si fa a portare al cinema con il rumore che c'è una creatura di 40gg?

Gabriele

xAndrea: non è questione di essere "pediatri". Prima di scrivere il precedente commento mi sono informato... i suoni forti fanno male ad un bambino di 40 giorni, ed al cinema ci sono suoni forti, impossibile non saperlo. Dovevano farle pagare il biglietto in più? No. Doveva portare il bambino al cinema? Ancora meno. Poi se si vuole fare i bastian contrari a prescindere...

Andrea

Complimenti a tutti i "pediatri"che hanno espresso la loro opinione in merito all' educazione sui bimbi di 40 giorni. Poi continuerei con i complimenti ai gestori della sala cinema,che invogliano le famiglie ad andarci... E in ultimo mi complimento per questa saggezza popolare che ormai trasuda in ogni argomento frutto spesso di conoscenze bislacche.

Francesco Giuseppe

A me pare anormale portare al cinema un bimbo di 40 gg e allattarlo al cinema. Se hai un bambino piccolo stai a casa, lo lasci tranquillo e lo lasci mangiare in pace, non vai al cinema.

Sandro

Concordo con Gabriele, vergognoso portarlo al cinema con 40 giorni, dovevano farle pagare 900€ anziché 9€

Ernesto

Se mi confermate che questa storia è vera poche volte sono andato li ma x me può chiudere!

Gabriele

Mi auguro le abbiano fatto pagare il biglietto per dissuaderla... Portare un bambino di 40 giorni al cinema? Ma scherziamo? Alle orecchie di un neonato i rumori forti fanno malissimo. Pessima decisione egoistica della madre, che poteva tranquillamente rinunciare al cinema e guardare il film più avanti.