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Strade chiuse ai non residenti a Gorle, il Pd di Bergamo vuole un confronto tra Comuni

Scontro tra Amministrazioni sulla decisione unilaterale. I dem chiedono una soluzione condivisa. Il 27 febbraio tavolo in Provincia

Strade chiuse ai non residenti a Gorle, il Pd di Bergamo vuole un confronto tra Comuni
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La decisione del Comune di Gorle di chiudere nei giorni feriali, dalle 7 alle 9, gli accessi di via Martinella e via Trento ai non residenti continua a far discutere. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 3 marzo e durerà tre mesi (una sorta di test), ha suscitato reazioni contrastanti tra le Amministrazioni dei Comuni limitrofi e la politica locale.

Le motivazioni della scelta

L'obiettivo della misura è ridurre il traffico che ogni giorno attraversa Gorle, le cui strade sono spesso utilizzate come scorciatoia dagli automobilisti diretti a Bergamo per evitare le code sulla Provinciale 35. Il sindaco di Gorle, Giovanni Testa, ha giustificato la sperimentazione con la necessità di alleggerire il carico viabilistico sul paese, evidenziando che l'apertura del sovrappasso sulla circonvallazione delle Valli non ha portato i benefici sperati.

Alla fine dei tre mesi di test, saranno analizzati i dati per decidere se mantenere il provvedimento o valutare soluzioni alternative.

Le critiche dei Comuni limitrofi

La scelta di Gorle ha però sollevato un'ondata di critiche. Tra i più contrariati c'è il sindaco di Alzano Lombardo, Camillo Bertocchi, che ha definito la misura «preoccupante», sottolineando come la chiusura delle strade rischi di aggravare la congestione sulla Provinciale 35 e su altre vie alternative.

«Se ogni Comune chiude strade per proteggere il proprio territorio, il sistema della mobilità collassa», ha aggiunto Bertocchi, chiedendo un'azione coordinata tra gli enti territoriali. Anche la sindaca di Torre Boldone, Simonetta Farnedi, ha espresso perplessità, giudicando la decisione «pretestuosa» e lamentando la mancanza di confronto con gli altri Comuni coinvolti.

L'intervento del Partito Democratico

Sul tema è intervenuto con forza anche il Partito Democratico di Bergamo, che ha presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale per chiedere la creazione di un tavolo intercomunale. Il documento, approvato nella seduta di ieri (24 febbraio), sollecita un coordinamento tra i Comuni della zona per affrontare il problema in modo condiviso.

«In tema di mobilità, interventi isolati rischiano solo di spostare il problema da una strada all'altra - ha dichiarato la consigliera Pd Silvia Gadda -. Serve un approccio integrato che migliori l'efficienza dei trasporti pubblici e renda più sicuri i percorsi per pedoni e ciclisti».

Il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Francesca Riccardi, ha sottolineato l'importanza di coinvolgere la seconda commissione consiliare, che si occupa di mobilità, per monitorare gli sviluppi della questione e trovare un compromesso che tuteli sia i residenti di Gorle sia quelli di Bergamo e dell'hinterland.

L'incontro e le possibili alternative

Il Pd ha inoltre chiesto che il Comune di Bergamo informi tempestivamente i cittadini delle zone più colpite dalla chiusura, tra cui Martinella, Redona, via Bersaglieri e Borgo Santa Caterina.

Giovedì 27 febbraio si terrà un incontro presso la Provincia di Bergamo per discutere le conseguenze di questa decisione e valutare possibili alternative. L'auspicio delle amministrazioni contrarie alla chiusura è che si arrivi a una soluzione condivisa, senza azioni unilaterali che rischiano di penalizzare intere comunità.

Commenti
Francesco Giuseppe

Pazzia pura e totale!!!! Queste strade non sono scorciatoie come dice il sindaco di Gorle, che evidentemente non ha mai lavorato, ma strade alternative. Dovremmo essere tutti obbligati a muoverci solo sulle stesse strade, pechè lui ed ai suoi cittadini VIP, (visto che a Gorle c'è il reddito più alto della provincia), disturbano i veicoli degli altri? Solo amministratori egoisti e disinformati possono pensare fesserie di questo tipo. Se provengo da Scanzo e devo andae a Ranica o in valle Seriana, dovrei andare fino al rondò della Valli, già super incasinato, per non girare a destra in via Trento? Se provengo da via Corridoni a Bergamo, non posso transitare dalla via Martinella per gorle e devo fare lo stesso ronò? Queste non sono sperimentazioni, sono VESSAZIONI degli altri cittadini. Osceno. Comunque se proprio vogliono isolarsi, propongo ai comuni di Bergamo, Seriate, Ranica, Scanzo, Alzano L. Villa di S., di vietare a tutti i residenti di Gorle, TUTTE le strade dei loro territori, rondò delle Valli compreso. Si chiama reciprocità.

pantani il pirata

Ci pensano i FENOMENI del PD a risolvere tutto A chiacchiere sono bravissimi!!!!!!

pantani il pirata

Ah ma se interviene il PD....risolvono tutto...a parole pero' in quando a fatti pari a ZERO!!!!!

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