prime scoperte

Tac e autopsia virtuale sulla mummia di Ankhekhonsu: aveva tra i 40 e i 50 anni

Non era molto robusto, ma era alto per quell’epoca, tra i 172 e i 178 centimetri. Indagini utili anche per raccogliere dati sulle malattie

Tac e autopsia virtuale sulla mummia di Ankhekhonsu: aveva tra i 40 e i 50 anni
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Dopo la Tac effettuata al Policlinico di Milano, lo giugno, questa volta la mummia conservata al museo civico archeologico di Bergamo ha dovuto subire una sorta di “autopsia virtuale”.

Ma grazie alla Tac e a questa analisi, i ricercatori hanno scoperto che il corpo del sarcofago di Ankhekhonsu è di un uomo adulto, con un’età compresa tra i 40 e i 50 anni. Non era molto robusto, ma piuttosto alto per quell’epoca, tra i 172 e i 178 centimetri. Molti denti sono sparsi lungo la crisalide delle bende e alcuni di quelli ancora fissi in bocca sono cariati; anche le ossa sono in gran parte fuori sede, segno del deterioramento del cadavere.

Ad analizzare le immagini ricostruendo in 3D il corpo mummificato, senza danneggiare il reperto, è stato il team del “Mummy Project”, composto dall’egittologa e direttrice Sabina Malgora e dagli antropologi Chantal Milani, Jonathan Elias e Francesca Motta.

«Le indagini servono a recuperare dati per ricostruirne la storia e l’identità – spiega la direttrice del museo, Stefania Casini -, ma anche informazioni sulle tecniche di mummificazione e sulle malattie antiche, la cosiddetta paleopatologia, molto utili alla moderna ricerca medica».

Tra le scoperte più affascinanti vi è il ritrovamento di alcune piccole corde annodate, non facenti parte del bendaggio e che saranno oggetto di ulteriori studi. I campioni di sedimenti potranno invece fornire informazioni sulla tecnica usata per la mummificazione.

Nel frattempo il Comune di Bergamo è al lavoro non soltanto per rinnovare completamente il museo archeologico, ma anche per creare una nuova sezione egizia in piazza Cittadella, dove valorizzare i reperti che compongono la collezione.

«All’interno delle sale di piazza Cittadella – spiega l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti -. Si trovano 22 shabti, ossia statuette funerarie in faience, 8 bronzetti, 10 amuleti, il sarcofago con la mummia e molto altro ancora. Questa parte sarà realizzata con la collaborazione del Mummy Project: protagonisti saranno la mummia di Ankhekhonsu, mai esposta al pubblico, e il suo sarcofago».

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