Un'odissea

«Taxi inesistenti, mi ha riportata a casa il barista»: il racconto di una lettrice

Una lettera giunta in redazione ci racconta l'esperienza di una residente con i taxi di Bergamo durante le ore notturne

«Taxi inesistenti, mi ha riportata a casa il barista»: il racconto di una lettrice
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«A Bergamo non ci sono taxi. E il servizio, nonostante la pubblicità, è carente, di giorno ma soprattutto la sera». Una lettrice ci segnala la tua esperienza con il servizio taxi in città, una situazione allarmante di cui abbiamo già parlato qualche giorno fa.

«Ho telefonato alle 22 - racconta la lettrice - risposta: "Non abbiamo auto a disposizione, richiami più tardi". Ore 22:40, stessa risposta. Ore 23:10, idem. Messo a compassione, il barista a fine turni ci ha riportato a casa. Ma mi chiedo, Bergamo Capitale della Cultura: ma dove? Quando un servizio primario è inesistente?».

Con una flotta di solo quarantuno tassisti aderenti al Consorzio Tassisti artigiani bergamaschi, l'unico con una centrale operativa, Bergamo soffre di non poche criticità: pochi professionisti, nessun ricambio generazionale, concorrenza con i servizi abusivi (specialmente all'aeroporto di Orio al Serio) e orari di operatività quasi inesistenti nelle ore notturne.

«Non si accettano prenotazioni (solo il mattino entro le 7) - prosegue la segnalazione - per chi deve andare in aeroporto o in stazione, ma uno parte anche al pomeriggio. Se si vuole uscire la sera per andare a cena senza usare la macchina o a teatro non ci sono taxi. Non accettando le prenotazioni, anche andare a uno spettacolo risulta impossibile perché si rischia di rimanere senza passaggio».

La sospensione delle prenotazioni a favore di un servizio "a vista" sarebbe stata introdotta - come spiegato dallo stesso Consorzio - per via del corposo traffico cittadino da e per l'aeroporto, specialmente durante le ore mattutine, quando auto e mezzi impiegano anche intere mezz'ore per raggiungere la stazione.

«Poi il dramma che la risposta è registrata, non si ha neppure la possibilità di interloquire con chi è al call center - conclude la lettrice -. E soprattutto dovrebbero dare un tempo di attesa, non una squallida registrazione che di fatto ti abbandona. Ma allora come ci godiamo la nostra bella Città Alta e il resto della città senza taxi?».

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