Tentato furto all'edicola di San Bartolomeo a Bergamo, la titolare: «Paura? No, tanta rabbia»
La titolare, Shirlen Villarroel, racconta com'è riuscita a sventare il crimine. «Ho chiamato la polizia, ma mi hanno detto che non potevano fare nulla. Se uno reagisce le cose possono finire male...»

«Alla fine, mi è andata bene. Ma solo perché mi sono accorta che qualcosa non andava...». Mentre racconta, il sorriso che solitamente illumina il volto di Shirlen Villarroel s'adombra. La donna (boliviana, ma da 18 anni in Italia) è la titolare dell'edicola davanti alla chiesa di San Bartolomeo, in largo Belotti a Bergamo, e spiega che mercoledì (18 giugno) è riuscita per un pelo a evitare che dei malviventi le portassero via la cassa con i soldi.
Il tentativo di furto
«Erano le 18 circa - dice Shirlen - e da un po' avevo notato, lì all'inizio del Sentierone, un tipo sui 45 anni, sudamericano, un po' sospetto. Con lui, anche una donna. Ho occhio per queste cose purtroppo, perché conosco quel tipo di personaggi... Tant'è che ho scritto un messaggio a mia figlia per dirle la cosa. Neppure il tempo di ricevere in risposta il suo "stai attenta", che ho visto uno dei carrelli con le riviste della mia edicola muoversi e cadere all'indietro. Lì ho capito».
Shirlen ha quindi aperto la porta del "gabbiotto", ma invece che dirigersi davanti, verso il carrello, ha rivolto lo sguardo alle sue spalle, in direzione della chiesa. E proprio lì ha visto un altro uomo, «più giovane, sui 25 anni», che era pronto a scattare all'interno dell'edicola appena lei fosse uscita per portare via la cassa. «L'ho preso a male parole - racconta Shirlen -, in spagnolo ovviamente. Gli ho detto che sapevo cosa volevano fare. Lui ha balbettato qualche scusa e poi è corso via. Intanto, l'uomo più anziano era già scappato, così come la donna che aveva cercato di distrarmi facendo cadere il carello delle riviste».
Occhi aperti
Purtroppo si tratta di una "strategia" non nuova. E simile a molti altri metodi usati per derubare le persone. «È come quando, mentre sei in macchina, fingono di essere stati investiti o un piccolo incidente, così ti distrai e ti portano via la borsa o altro - dice ancora la titolare dell'edicola -. Fanno lo stesso in questi casi. Lo so perché era già capitato a Dario (il signor Meroni, precedente titolare di cui Shirlen è stato a lungo collaboratrice, ndr). Anche per questo io non tengo mai la cassa piena. Se anche fossero riusciti a portarla via, dentro c'erano solo pochi euro».
Alla fine, dunque, è andata bene per fortuna. Ma resta la preoccupazione: l'edicola di Shirlen è in pieno centro, a due passi dal Sentierone, la "zona bene" di Bergamo. Eppure... «Purtroppo la situazione è questa - continua lei -. Io arrivo qui la mattina molto presto, alle 4.35 circa. E qui ci sono un sacco di senzatetto. Molti non fanno niente, altri invece si avvicinano e chiedono cose, attaccano bottone. Io sono una persona estroversa, chiacchiero con tutti. Ma in quel caso evito, perché non so mai cosa potrebbe succedere. Non gli do confidenza. E certo non è piacevole vivere quella situazione».
«La gente, più che paura, prova rabbia»
Shirlen racconta di aver subito chiamato la polizia locale per denunciare il tentato furto. «Gli ho spiegato la situazione, gli ho anche descritto fisicamente i soggetti. Ma gli agenti mi hanno detto che, non essendo stato portato via niente, potevano fare poco. Mi hanno detto che comunque avrebbero mandato una volante appena ne avevano una libera: sono rimasta qui ben oltre l'orario di chiusura, fin dopo le 20, ma non è passato nessuno. E nemmeno la mattina dopo. Devo però dire che mi è parso che ora ci siano più controlli e più agenti qui attorno. Non so se le due cose siano collegate...».
Shirlen racconta i fatti anche ad alcuni clienti abituali, e la domanda più frequente - che anche noi le poniamo - è: ma, essendo spesso lì sola, non ha paura? «Paura no, mi so difendere - risponde ritrovando il sorriso -. Provo rabbia. Sono arrabbiata, perché mi impegno tanto per questo lavoro, sono sempre qui dalla mattina presto, e comunque devo affrontare situazioni del genere. In pieno centro, poi. È questo che non capiscono: non c'è paura, c'è rabbia. E la rabbia è pure peggio, perché poi succede che se un commerciante si trova in una situazione così e magari si difende, le cose possono finire male, molto male. Per i criminali, ma anche per il commerciante, che passa dalla parte del torto. La paura ti blocca, la rabbia ti fa fare cose sbagliate. Per questo sono preoccupata».
Prima di lamentarvi di Bergamo fate un mesetto a Palermo, Napoli & c.
Cosa ci sarà da rubare in una edicola.... di male in peggio
X la zecca volante
I sindaci ,vedi milano e roma ,non solo bergamo, non essendo toccati direttamente, non lo vedono un grosso problema. Rassegnarci, se reagisci o vai a processo o sottoterra...
Sono indignata per l'atteggiamento dei poliziotti, per le sindaca che finge di non vedere qual è la situazione di degrado, sotto ogni punto di vista, in cui versa la nostra città. Io interesserei il Prefetto che tra le varie compenetrazione ha anche quella di garantire la Pubblica Sicurezza. :"Il prefetto, in quanto rappresentante del governo a livello provinciale, ha competenze territoriali che riguardano principalmente l'ordine e la sicurezza pubblica, la gestione delle emergenze, la tutela dei diritti civili e la collaborazione con gli enti locali. In particolare, il prefetto presiede il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e coordina le forze di polizia. Inoltre, il prefetto sovrintende alle funzioni amministrative statali e le coordina con quelle degli enti locali. Competenze specifiche del prefetto: Ordine e sicurezza pubblica: Il prefetto è l'autorità provinciale di pubblica sicurezza e ha il compito di garantire l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. ".