Obblighi e multe

Torna la zanzara tigre, il Comune di Bergamo aumenta gli interventi: le regole per i cittadini

Chi non rispetta le norme rischierà sanzioni fino a 103 euro, la Polizia locale e le guardie ecologiche volontarie faranno i controlli

Torna la zanzara tigre, il Comune di Bergamo aumenta gli interventi: le regole per i cittadini
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Il Comune di Bergamo ha programmato, anche per il 2023, le attività per contenere il proliferare della zanzara tigre, evitare rischi sanitari e limitare disagi per i cittadini. L'amministrazione ha inoltre deciso di aumentare a sei la frequenza degli interventi anti-larvicidi eseguiti da Aprica, che gestisce il servizio sul territorio, dal mese di aprile fino ad ottobre presso tombini e caditoie stradali, dando priorità alle aree critiche.

Gli interventi e il monitoraggio

Il prodotto utilizzato, non in vendita al dettaglio, è composto da due bacilli che garantiscono maggior resistenza e durata del trattamento. Inoltre, sono disponibili le pastiglie anti-larvali gratuite, distribuite alla piattaforma ecologica in via Goltara 23 e presso la sede della società Aprica in via Moroni 337.

L’Ats di Bergamo con il Dipartimento di Prevenzione, in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali Caffi e le Guardie ecologiche volontarie, effettuerà l’attività di monitoraggio attraverso ventidue trappole per le uova presenti sul territorio. Tutti i cittadini e gli amministratori di edifici dovranno inoltre mettere in atto le indicazioni nell’ordinanza sindacale n° 151 del 2014 per tutto il periodo dell’anno, in particolare nel periodo da aprile a ottobre.

Gli obblighi per i cittadini

Ogni quindici giorni, si devono quindi pulire e trattare con prodotti larvicidi i tombini di raccolta dell’acqua piovana presenti nelle proprie aree private (giardini, cortili, ecc). Il principio attivo da utilizzare è preferibilmente il bacillus turigensis disponibile presso le farmacie, negozi specializzati e consorzi agrari, che essendo biologico, non crea problemi alla pubblica fognatura. In caso di pioggia il prodotto larvicida (solitamente venduto in pastiglie) deve essere ricollocato. Non deve essere messo nei sottovasi o in altri contenitori dai quali è possibile rimuovere l’acqua.

Non si possono poi abbandonare oggetti che possano raccogliere quella piovana, si devono svuotare contenitori situati nelle proprie aree private, sistemare tutti i contenitori e altri materiali (ad esempio teli di plastica) per evitare raccolte d’acqua in caso di pioggia. Si devono poi chiudere con coperchi a tenuta o con rete zanzariera a maglie strette, fissata e ben tesa, gli eventuali serbatoi d’acqua come i bidoni per la raccolta dell’acqua piovana.

Sarà necessario tenere puliti i cortili, i giardini e le aree aperte da erbacce e rifiuti ed eventualmente recintarli, in modo da impedire lo scarico di immondizie. Obbligatorio anche il regolare sfalcio dell’erba e delle siepi, sistemandoli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche. Ci si dovrà assicurare lo stato di efficienza degli impianti idrici per evitare raccolte d’acqua stagnante e, per chi ha dei laghetti, ci andranno messi dei pesci.

I controlli delle autorità

I trasgressori dell’ordinanza sindacale rischiano una multa fino a 103 euro (prevista dall’art. 344 del R.D. 27.7.1934, n.1265). La Polizia locale e le Guardie ecologiche volontarie faranno controlli e, in caso di violazione delle norme, saranno autorizzati a sanzionare i responsabili. La vigilanza avverrà tramite sopralluoghi e riscontro della presenza dei prodotti per la disinfestazione o dei documenti di acquisto, così come degli attestati di avvenuta bonifica rilasciati dalle imprese specializzate.

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