Guarda un po'

Traffico, a Pontesecco nulla è cambiato: alla fine aveva ragione Claudio Armati

L’annunciato miglioramento al confine tra Bergamo e Ponteranica grazie ai due nuovi rondò (costati ben 3,5 milioni) non è mai avvenuto

Traffico, a Pontesecco nulla è cambiato: alla fine aveva ragione Claudio Armati
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di Paolo Aresi

Il problema non è sbagliare, ma perseverare. Che il sistema della doppia rotatoria non avrebbe comportato nessun miglioramento del flusso di traffico a Pontesecco, Claudio Armati, ex sindaco di Ponteranica, lo aveva annunciato un anno prima che partissero i lavori. E aveva scongiurato il sindaco Giorgio Gori di non intraprendere il progetto.

Lo stesso aveva fatto con l’allora assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla. Ora, dopo un anno dall’entrata in funzione della doppia rotatoria, se ne accorgono tutti. PrimaBergamo, val la pena ricordarlo, lo aveva scritto da subito, comprendendo la semplice, ma profonda osservazione di Armati.

L’ex sindaco, ingegnere nell’anima, aveva semplicemente detto e ribadito fino allo sfinimento: «Il problema di quel nodo stradale deriva dalla capacità della strada, che è come un canale: ci puoi costruire tutte le rotonde che vuoi, ma oltre la capacità non si può andare, per ragioni fisiche. O si aumenta la capacità della strada, come di un canale d’acqua, oppure il problema non verrà mai risolto. È una nozione elementare, che ogni ingegnere, potrei dire ogni persona, conosce».

Non tutti gli ingegneri, evidentemente. Di sicuro non quelli che hanno progettato la doppia rotatoria promettendo un «netto miglioramento» del traffico tra Valtesse e Ponteranica. Addirittura, l’assessore Brembilla si era lanciato in una entusiastica previsione: «Le code diminuiranno del settanta per cento».

Il problema non è sbagliare, ma perseverare. Cioè sapere che si sta commettendo un errore e non cambiare rotta, non dare retta a chi l’esperienza se l’è fatta sul campo negli anni.

Il ritorno ai birilli

Che la situazione del nodo di Pontesecco fosse rimasta molto difficile ci si era resi conto quasi subito dopo i lavori, tant’è che si era ritornati al sistema dei birilli, già varato dall’ex sindaco Armati molti anni fa. Un sistema (...)

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Commenti
Giuseppe

Bravo l'ex sindaco, Claudio armati, lui si che ci vede chiaro!!! Meditate gente

Cristina Ambrosioni

Non è rimasto uguale....la situazione è peggiorata!! Abito in alta val Brembana e per arrivare al lavoro ci vogliono 20 minuti in più!! Gori invece di sistemare solo città alta poteva ragionare meglio....

Luca

Avevo letto un'intervista fatta alla Direzione dei lavori del progetto, dove appunto il responsabile aveva affermato la validità del progetto e che alla fine lavori il traffico sarebbe diminuito e che comunque le conclusioni andavano fatte a fine lavori. Detto ciò, oggi, dov'è finito questo super tecnico direttore dei lavori ?? che paghi lui il conto !!!

Claudio

Da cittadino ribadisco la mia opinione : soldi pubblici spesi molto male. Ed i soldi pubblici sono di tutti a prescindere dalle opinioni politiche o dalle appartenenze. .

Attilio Varischetti

sempre a discutere dell'ultimo pezzetto del problema. Anche in questa situazione si continua a fare lo struzzo mettendo la testa sotto terra. E' evidente che l'aumento del traffico inevitabile per mille motivi, richiede soluzioni radicali per permettere l'aggiramento della città dal lato nordest / nordovest. Migliorerà un po' con il tram ma non nella misura che possa consentire alle persone che vivono a Valtesse e Ponteranica di considerarsi cittadini tutelati e usufruttuari di tutti i loro diritti. Chissà cosa diranno i nostri posteri quando fra qualche decina d'anni affronteranno la problematica davvero facendo una bretella a mezz'altezza o in galleria che passi da Torre Boldone a Ponteranica, dei loro antenati incapaci di risolvere il problema. N.B. Ponteranica si chiama così perchè c'era in antichità un passaggio fra la bassa valle seriana e quella bassa brembana da Ranica a Ponteranica... State pure a discutere della corsia più o meno, dei birilli... fate le code e dannatevi l'anima. Mandatevi a quel paese per l'appartenenza politica anche quando uno che ha avuto ragione a dire quello che è evidente qualcuno lo vuole ancora considerare un folle.

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