Treni in ritardo e che non arrivano al capolinea: «Servizio migliore trent'anni fa»
Lo sfogo di una mamma: «Quando ero studentessa, c'erano ritardi, ma non sono mai stata abbandonata in una stazione intermedia come mio figlio»

In apertura, foto d'archivio
Il treno che si ferma sui binari poche centinaia di metri prima della stazione, nessuna informazione per diversi minuti. Passa il tempo, poi finalmente qualche movimento e, una volta che il mezzo arriva all'altezza della piattaforma e apre le porte, il fatidico avviso: il treno non proseguirà la sua corsa fino al capolinea. E così, un gran numero di studenti e lavoratori arrabbiati vengono scaricati sul binario.
È quanto successo lunedì 31 marzo, quando il treno partito da Milano Porta Garibaldi alle 18.23 e diretto a Bergamo si è bloccato poco prima di Treviglio Ovest, restando fermo nel nulla per quaranta minuti, prima di poter entrare in stazione e qui scaricare i passeggeri. A raccontare l'accaduto è la mamma di un o studente: «Mio figlio sarebbe dovuto arrivare a Bergamo per le 19.30. Dato che il treno non ha proseguito la sua corsa siamo andati a prenderlo noi a Treviglio. E non è la prima volta! Non è possibile continuare così».
Un viaggio infinito
Se da un lato a Treviglio Ovest è possibile prendere un nuovo treno che vada verso Bergamo, è anche vero che questo comporta ulteriori attese e ritardi. Problema non da poco soprattutto per chi, una volta arrivato nel capoluogo, deve prendere altri mezzi per raggiungere casa.
«Abitiamo a Seriate, quindi mio figlio avrebbe dovuto prendere un altro treno, o un pullman, per arrivare a casa - spiega infatti sempre la mamma -. Il viaggio diventa infinito e noi, che proprio in questi giorni abbiamo pagato l'abbonamento per il mese di aprile, ci sentiamo presi in giro».
Prezzo pieno, servizio a metà
Il genitore aggiunge un appunto: «Se sono stati fermi quaranta minuti sui binari prima di entrare in stazione a Treviglio, significa che sapevano bene del problema. In quel tempo avrebbero potuto organizzare dei mezzi di ritorno, per esempio una navetta sostitutiva. Noi paghiamo per intero un servizio ed è impensabile che i passeggeri vengano abbandonati in altre stazioni con il treno cancellato per quasi metà tratta. Quando trent'anni fa andavo in università non c'erano tutti questi problemi. Forse c'era qualche ritardo, ma non ricordo di essere mai stata lasciata in una stazione intermedia, come ormai è capitato diverse volte a mio figlio».
La risposta di Trenord
Trenord conferma il disagio di lunedì, sottolineando: «Si è trattato di un ritardo e di una cancellazione parziale della tratta dovute a un guasto all'infrastruttura di Rfi». Sul tema dei bus invece la questione è più complessa in quanto bus sostitutivi e navette solitamente vengono organizzate solo in casi di lavori o sospensione dei servizi da tempo.
Trenord la vergogna della Lombardia, da più di 10 anni.
TreNord: 3 volte massimo schifo. Non si sa mai sesi parte, non si sa se si arriva, o se si viene abbandonati lungo il percorso. Però una certezza c'è : disagi a non finire. In una zona tra le maggiormente produttive i clienti non contano nulla. Complimenti Lega, complimenti ministro Salvino per l'attaccamento alla propria regione. Complimenti per l'abbandono completo delle infrastrutture ferroviarie.
Solo un paese sottosviluppato tratta così i propri lavoratori e studenti con un tale servizio ferroviario. Ma la priorità sembra essere il ponte sullo stretto
W il ministro dei trasporti Salvini, vedremo, anche qui, fra poco i treni privati
Trenord una disgrazia totale. Treni sempre in ritardo, soppressi senza motivo, sporchi, senza controllo.