Treno per Orio: Boccaleone non arretra e presenta un vero e proprio controprogetto
Il Comitato si è avvalso della collaborazione di ingegneri ferroviari. Alleanza con Colognola, Campagnola e Villaggio degli Sposi
di Angela Clerici
Boccaleone insiste, come quei ciclisti in fuga da cento chilometri che non vogliono farsi raggiungere dal gruppo. E, in questo caso, il gruppo è quello dell’inerzia, della rassegnazione, magari anche ignavia. Boccaleone non si arrende, insiste: avvalendosi della collaborazione di ingegneri ferroviari ha addirittura realizzato un’idea progettuale alternativa a quella di Rfi (Rete ferroviaria italiana) per il collegamento fra Bergamo e l’aeroporto di Orio.
L’obiettivo fondamentale del Comitato di quartiere consiste nell'evitare la spaccatura del rione, anzi, di approfittare dell’allargamento della ferrovia a quattro binari proprio per riunire il quartiere. In che modo? Realizzando una ferrovia parzialmente interrata di modo che la parte superiore possa venire superata con facili rampe, per le persone disabili, e con scalette.
L’interramento arriverebbe a oltre sette metri di profondità, quindi in una galleria vera e propria, solamente all'altezza del passaggio a livello di via Recastello. Quindi anche il passaggio a livello, che attualmente consente la comunicazione - difficoltosa - fra le due parti di Boccaleone sparirebbe e vetture e persone potrebbero tranquillamente passare da una parte all'altra senza più barriere, ma con una leggera salita e discesa, un dosso, insomma. La posizione del Comitato di Boccaleone ha incassato anche l’appoggio del Comitato provinciale contro le barriere architettoniche.
Spiega Elena Zoppetti del Comitato di quartiere: «Noi siamo favorevoli al treno per Orio che transita da Boccaleone, soltanto vogliamo che il progetto di Rfi venga riconsiderato. Attualmente sono previsti altri due binari che si aggiungono a quelli esistenti e che passeranno in superficie, praticamente raddoppiando la “ferita” che taglia il quartiere. Siccome i treni che arrivano da Milano e partono per Milano si attesteranno tutti a Orio, l’incremento di traffico su questo tratto di ferrovia sarà notevole, più che triplicato. Attualmente passano soltanto i treni che vanno o che arrivano da Brescia. Per limitare l’impatto acustico sono previste barriere di sette metri, in pratica come abitazioni alte più di due piani. Dal punto di vista ambientale sarà uno sfacelo. Rfi prevede di eliminare anche il passaggio a livello e di creare un sottopasso pedonale e per ciclisti. Così Clementina e Boccaleone saranno ancora più divisi. Dal punto di vista urbanistico sarà una cosa molto brutta, un disastro. Interrare questo tratto di ferrovia, al contrario, aiuterebbe a ricucire il quartiere. Certo, la spesa risulterebbe un po’ più alta, ma crediamo ne valga la pena. Anche perché queste opere resteranno per i decenni a venire».
Lo studio del comitato di quartiere è interessante. Parte da alcuni elementi tecnici: per esempio il treno può viaggiare su pendenze non superiori all’1,5 per cento; considerando questa pendenza e avviando l’interramento dal cavalcavia di via Piatti, risulta che la ferrovia sarebbe pienamente in galleria, come dicevamo, all’altezza del passaggio a livello di via Rovelli. Fino a lì, l’interramento procederebbe in maniera progressiva. (...)