«Rammarico e forte delusione»

Treno per Orio, il Comitato di Boccaleone torna all’attacco del Comune di Bergamo sulla seconda passerella

I residenti contestano la proposta ripresentata dall'Amministrazione di realizzare un sottopasso in via Cornagera e accusano la Giunta di tradire gli accordi

Treno per Orio, il Comitato di Boccaleone torna all’attacco del Comune di Bergamo sulla seconda passerella

Il Comitato di Quartiere Boccaleone torna a far sentire la propria voce sulla questione del raddoppio ferroviario e del collegamento con l’aeroporto di Orio al Serio. Con una lettera inviata a redazioni e istituzioni, i residenti denunciano quello che definiscono «l’ennesimo e incomprensibile dietrofront dell’Amministrazione Comunale» sul progetto che prevede l’eliminazione del passaggio a livello.

Passerella o sottopasso?

Al centro della polemica c’è la riproposizione, da parte del Comune, di una soluzione a sottopasso nei pressi di via Monte Cornagera, in alternativa alla seconda passerella sopraelevata in via Pizzo Recastello/Rovelli, fortemente richiesta dai cittadini durante l’assemblea pubblica di febbraio 2024, quando quasi 400 persone si espressero a favore del sovrappasso.

«È con rammarico e forte delusione che prendiamo atto di questo cambio di rotta», scrive il Comitato, che elenca una serie di accordi e promesse che sarebbero stati disattesi: dalla riunione al Ministero del 17 aprile 2024 con i vertici di Rfi, alla lettera del sindaco Gori del 29 aprile 2024, fino alle promesse elettorali della candidata sindaca Elena Carnevali nel maggio 2024.

«La matematica non è un’opinione»

Il Comitato contesta duramente l’argomentazione dell’amministrazione secondo cui le due passerelle (quella di via Rosa e quella proposta in via Pizzo Recastello) sarebbero troppo vicine tra loro. «L’Amministrazione sostiene che non si debba fare perché disterebbero 250 metri. Questa è un’informazione falsa: la distanza reale è di 305 metri», scrivono i residenti.

Ma il vero controsenso, secondo il Comitato, è un altro: «L’Amministrazione propone ora un sottopasso in via Cornagera che si troverebbe a soli 230 metri dalla passerella di via Rosa. Come può essere troppo ravvicinata una distanza di 305 metri (passerella), mentre una distanza di 230 metri (sottopasso) è considerata accettabile?»

La questione della sicurezza

Altro tema caldo è quello della sicurezza percepita. Il sottopasso proposto, lungo circa 50 metri, si troverebbe a 400 metri dal Sert, il servizio per il recupero dei tossicodipendenti. «Certi luoghi favoriscono spesso incontri non piacevoli», scrivono i residenti, che sottolineano come la paura espressa durante l’assemblea del 2024 non possa essere ignorata.

«Come cittadini, preferiamo una soluzione in superficie, più aperta e monitorabile, e aperta sempre, piuttosto che un manufatto sotterraneo che ha mostrato criticità in altri punti della città e che verrebbe chiuso la sera», prosegue la lettera.

Le richieste al Comune

Il Comitato chiede con forza all’amministrazione di:

  1. Rispettare gli accordi presi e tornare immediatamente al progetto della seconda passerella, accantonando definitivamente l’ipotesi dei sottopassi
  2. Progettare una «bella» passerella con un approccio architettonico di elevato livello qualitativo che mitighi l’impatto visivo
  3. Fornire copia del Protocollo d’Intesa effettivamente firmato tra Rfi, Regione, Mit e Comune

«Non accettiamo che il nostro quartiere diventi il campo di sperimentazione per soluzioni scomode e già respinte dai residenti», conclude la lettera. «La nostra mobilitazione continua, perché la qualità della vita e la sicurezza di Boccaleone vengano prima delle frettolose decisioni dettate dalla scadenza del Pnrr».

La questione resta quindi aperta, in attesa di una risposta definitiva dall’amministrazione comunale su un progetto che continua a dividere e a far discutere il quartiere di Boccaleone.