«massima collaborazione»

Treno per Orio: niente sottopasso, spunta l'idea delle navette (ma chi le paga?)

Queste le soluzioni trovate oggi (17 aprile) nel tavolo convocato dal Ministero con Palafrizzoni, Rfi, e il Comitato di Quartiere. Regione assente

Treno per Orio: niente sottopasso, spunta l'idea delle navette (ma chi le paga?)
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Due le soluzioni certe: la demolizione e ricostruzione della passerella attuale e la realizzazione di una seconda passerella, nuova, anch'essa a carico di Rfi e lo stop al sottopasso pedonale, mai voluto dal Comitato di Boccaleone. In più, sullo sfondo, l'ipotesi di istituire un servizio navette necessario durante il periodo di lavori per passare da una parte all'altra.

Sono queste le proposte uscite dal tavolo di confronto convocato oggi, mercoledì 17 aprile, dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti con il Comune di Bergamo, Rfi e il Comitato di Quartiere su alcuni aspetti legati al molto discusso cantiere del treno per Orio. In tutto questo, ha stupito l'assenza di Regione, apparentemente non invitata al confronto.

La seconda passerella

Nello specifico, per quanto riguarda la realizzazione della seconda passerella, il Comune di Bergamo sottolinea come già nelle scorse settimane aveva dato disponibilità alla sua realizzazione, tanto da chiederne la fattibilità a Rfi con una lettera ufficiale. La novità ora è che questa non sarebbe più realizzata con fondi di Palazzo Frizzoni, data l'apertura a reperire le risorse da parte del Governo (suggerimento arrivato dal ministro Roberto Calderoli, presente alla riunione).

Incerti i fondi per la navetta

Sempre il Ministero dovrebbe reperire i fondi anche per finanziare i servizi di navetta, richiesta fondamentale e inderogabile per colmare il deficit di collegamento derivante dalla cancellazione del sottopasso ciclopedonale che avrebbe garantito la cucitura tra i due lati del cantiere durante il periodo dei lavori. I costi stimati sono di circa ottocentomila euro l'anno per garantire il funzionamento del servizio bus ed è chiaro che non possono essere garantiti dal Comune o da Atb.

«Il problema è che questi fondi non sono al momento in alcun modo garantiti, pur con la buona volontà espressa dalle parti - sottolinea l'Amministrazione -. Il Comune cercherà nel prosieguo della vicenda di avere garanzie fondamentali per la qualità della vita dei cittadini del quartiere».

«Massima collaborazione»

L'assessore Stefano Zenoni sottolinea: «Abbiamo dato massima collaborazione con tutti i soggetti presenti al tavolo dentro la cornice di una convocazione improvvisa da parte del Ministero di questo tavolo di confronto, inerente ad un tema oggetto di lavoro da anni ormai e a cantiere già iniziato. L'assenza di Regione Lombardia dal tavolo di confronto può rappresentare un problema, dato che non è chiaro se sarà il soggetto chiamato a reperire ingenti fondi per garantire il funzionamento di una navetta a cui mai prima si era fatto alcun tipo di cenno. Certamente, senza questa soluzione, diventerebbe impossibile passare da un lato all’altro del quartiere. Ringraziamo il ministero per questa ulteriore opportunità di confronto sull'opera». 

Ma la Pecce...

Tuttavia, da Palafrizzoni sottolineano: «L'amministrazione ha mostrato massima collaborazione a livello fattivo e senza pregiudizi, benché la consigliera comunale Luisa Pecce, presente alla riunione, fosse collegata dallo studio dell’avvocato Andrea Pezzotta, elemento che lascia qualche dubbio sulla natura meramente istituzionale della riunione».

Il commento di Carnevali e Calderoli

Immediato il commento della candidata sindaca del centrosinistra Elena Carnevali, che innanzitutto ricorda come a marzo Rfi aveva scritto in risposta al comune che la passerella non sarebbe potuta rientrare all'interno del contratto di appalto relativo ai lavori della rete. Poi aggiunge: «È senza dubbio positivo il cambiamento di opinione di Rfi, che ora ha deciso di farsi carico della realizzazione della passerella. Già durante il tour di quartiere del 4 marzo avevo affermato che se la risposta di Rfi fosse stata negativa sulla nuova passerella mi sarei fatta carico di realizzarla a spese del Comune. Ora l'accordo dovrà essere sottoscritto con impegni cogenti e chiari dalle parti in causa, che devono assicurare tempi certi e la reale realizzazione delle opere affinché non siano solo buone intenzioni ma diventino certezze e conferme innanzitutto per i cittadini».

Poco dopo, ecco il commento anche del ministro Calderoli: «Stiamo lavorando per trovare un progetto che possa coniugare le esigenze del Comune e di Rfi con le istanze del quartiere, che non possono essere ignorate. Da parte di tutti è stata espressa la volontà di arrivare a una soluzione ragionevole e condivisa, che in parte è già stata definita. Questa soluzione viene ritenuta percorribile da tutti i soggetti coinvolti, come prospettato anche nella riunione avuta con il candidato sindaco Pezzotta, il comitato e il Mit». Calderoli aggiunge poi che il Comitato avrebbe accettato l’idea di un trasporto sostitutivo con pullman, nel lasso di tempo che vedrà la realizzazione delle due passerelle. Il Comune di Bergamo, che però non può farsi carico di ulteriori oneri su questa partita, si è detto disponibile ad abbandonare definitivamente il progetto del sottopasso nel momento in cui la soluzione temporanea del collegamento con pullman verrà sostenuta economicamente da altri enti.

Il ministro Calderoli e il viceministro Rixi hanno quindi avviato interlocuzioni con Trenord, riservandosi anche di dialogare con Regione Lombardia, per fare in modo che questo servizio di trasporto sostitutivo possa essere garantito. Con una risposta affermativa da parte di Trenord, il Comune ha assicurato che formalizzerà la rinuncia al sottopasso e l’avvio delle procedure per realizzare la soluzione condivisa.

Commenti
Maurizio

Encomiabile l'impegno del Comitato, ma per cantar "vittoria" aspetterei la realizzazione delle ipotesi formulate.Ora tutti i candidati hanno interesse a mietere consensi con le buone intenzioni che, col tempo, guarda caso, si dileguano nel solito NULLA di fatto

gus

Per Enzo. Si mirava, senza il forse. I nostri politici di C.S., con il beneplacito dei politici di C.D. sono stati bene attenti a non disturbare i manovratori. E anche ad annusare i giacimenti dei voti. Le conseguenze per noi cittadini sono queste, purtroppo.

gianluigi

L'unica cosa certa, è la grande confusione / indecisione, che regna sovrana. E a farne le spese, come al solito, sono i cittadini, le persone che pagano le tasse, che loro malgrado, devono subire l'incompetenza e la superficialità, degli amministratori. Povero questo paese.

Enzo

Pienamente d'accordo con "gus".La giunta Gori in primis il sindaco nn hanno mosso un dito per appoggiare il quartiere di Boccaleone. L'interramento era la cosa più sensata da fare ( curioso di sapere se a Milano o anche Brescia questo sarebbe rimasto tale )ma se se sono stati zitti forse perché si mirava ad andare in regione e non si voleva creare problemi?

Osvaldo Bertoni

Mah che tristezza...invece di intestarsi dx o sx la paternità della soluzione che pensino invece a che la realizzazione avvenga nei tempi e nei modi migliori per in quartiere abbandonato a sé stesso se non ci fossero stati cittadini volenterosi.

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