La protesta continua

Treno per Orio, quelli di Boccaleone preparano l’assalto a Palazzo Frizzoni e alla Regione

La chiusura della conferenza di servizi non ha tenuto conto delle richieste del Comitato e nemmeno ha atteso la valutazione di impatto ambientale

Treno per Orio, quelli di Boccaleone preparano l’assalto a Palazzo Frizzoni e alla Regione
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di Angela Clerici

A Boccaleone proprio non l’hanno mandata giù e preparano la risposta. Non l’hanno mandata giù quella chiusura della conferenza dei servizi sulla ferrovia Bergamo-Orio (senza nemmeno attendere la valutazione di impatto ambientale del ministero competente) che taglierà il quartiere in due in maniera ancora più assoluta di quanto accaduto fino a oggi.

Non l’hanno mandata giù che l’occasione per “ricucire” il quartiere, anche soltanto per una cinquantina di metri, sia stata buttata al vento. Nell’indifferenza dell’amministrazione comunale, nella totale insensibilità della Regione, per di più con un assessore bergamasco, Claudia Terzi. E nemmeno l’hanno digerita che, mentre non si ricuce il quartiere, tuttavia venga approvata la chiusura di via Lunga per fare transitare “a raso” il treno per Orio. E sapete perché? Per evitare un ponte ferroviario che avrebbe disturbato la vista di Città Alta... Ci sarebbe da ridere se non si dovesse piangere, dicono a Boccaleone. In tal modo si costruirà una nuova strada di circa settecento metri, altro suolo consumato.

Devis Dori

Boccaleone prepara le contromosse, sebbene si tratti di Davide contro Golia. E una mano gli viene anche dal mondo politico: per mercoledì 20 aprile è prevista una manifestazione davanti alla sede della Regione a Bergamo e davanti a Palazzo Frizzoni, dovrebbe tenersi anche una conferenza stampa in cui per l’ennesima volta il Comitato presenterà le sue ragioni, insieme a Legambiente, Italia Nostra e agli altri Comitati che si stanno impegnando in questa vicenda. Uno che si è sempre schierato con il quartiere è l’onorevole Devis Dori che ha presentato una nuova interrogazione parlamentare sulla vicenda, considerando che le modifiche al progetto di collegamento Bergamo-Orio non corrispondono alle richieste del territorio.

Si tratta della seconda interrogazione dopo quella del marzo 2021, rimasta senza risposta. Scrive Dori: «La settimana scorsa Rfi ha annunciato di avere concluso la Conferenza dei servizi e nel comunicato stampa ha affermato che il progetto “soddisfa le richieste del territorio”. Invito quindi la commissaria straordinaria, Vera Fiorani, a confrontarsi direttamente con il Comitato di Boccaleone, con Legambiente Bergamo e con Italia Nostra - sezione di Bergamo - in modo da appurare se tale affermazione corrisponde al vero... Nel comunicato, Rfi ha anche annunciato di avere recepito le condizioni poste dal ministero della Cultura nel suo parere tecnico nell’ambito della procedura di Via, circostanza che, comunque, non potrà prescindere dall’attesa valutazione di impatto ambientale del Mite, Ministero della transizione ecologica».

Sì, perché altro elemento di stranezza è che la conferenza dei servizi si è conclusa in assenza di questa valutazione di impatto ambientale. Come è possibile?

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