botta e risposta

Treno per Orio, Regione: «No a interramento e fermata in Fiera». Cittadini in piazza sabato

La riposta del Pirellone a un'interrogazione depositata dal consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta. Il Comitato di Boccaleone sabato alle 16 manifesterà davanti al Comune di Bergamo

Treno per Orio, Regione: «No a interramento e fermata in Fiera». Cittadini in piazza sabato
Pubblicato:
Aggiornato:

Non ci sarà alcun interramento del treno che collegherà Bergamo con Orio al Serio e non sorgerà alcuna stazione alla Fiera. Insomma, alla proposta lanciata dai residenti di Boccaleone per evitare che il quartiere venga definitivamente tagliato in due dal nuovo tracciato, Regione Lombardia ha riposto nuovamente picche. Così come ha scartato l’ipotesi di prevedere una fermata in via Lunga, come invece era stato richiesto da Palazzo Frizzoni.

Questi concetti, che non gettano nuova luce su un progetto particolarmente criticato (contro il quale sono state raccolte circa 14mila firme), sono stati ribaditi in un documento scritto in risposta a un’interrogazione depositata in Regione il 27 febbraio dal consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta.

Il no all’interramento

Tra le domande poste da Carretta vi era quella di conoscere le valutazioni tecniche, economiche, infrastrutturali, sociali e d’impatto formulate da Regione in merito alle proposte alternative al progetto avanzate dagli abitanti di Boccaleone, riunitisi in un comitato di quartiere, da sempre contrari ai piani proposti da Rfi e avallati dal Pirellone.

Un interramento risulterebbe una soluzione «particolarmente critica», che tradotto dal linguaggio politico vuol dire inapplicabile, perché «implicherebbe costi e tempi di realizzazione maggiori, non garantendo l’attivazione del nuovo collegamento Bergamo-Orio al Serio in tempo utile per le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026».

Inoltre, secondo i tecnici, la realizzazione sotterranea del tratto ferroviario non è compatibile con i cavalcavia di via Piatti e della strada statale 470, che andrebbero demoliti e ricostruiti, e poi dovrebbe essere applicato sia alla linea per Orio al Serio sia a quella Bergamo-Montello perchè affiancate per circa 1 chilometro in uscita da Bergamo.

«L’interramento di quattro binari, implicherebbe ingombri cospicui e l’interferenza andrebbe ad interessare un numero maggiore di edifici prossimi alla ferrovia – si legge nella risposta -. Per assicurare il transito dei treni merci, la tratta Bergamo-Montello dovrebbe avere rampe di uscita molto lunghe, che andrebbero a interferire con il sedime della stazione di Bergamo; per contro, rampe più corte e una pendenza maggiore escluderebbero il transito dei treni merci sulla tratta».

Il progetto alternativo “Ricuciamo”

I residenti di Boccaleone e dei quartieri confinanti, pur non essendo contrari al treno, evidenziano però che compito della politica non è quello di ignorare gli appelli dei cittadini per poter costruire un collegamento «in fretta e con poche risorse».

Anche per questa ragione sabato 22 maggio alle 16 il Comitato di Boccaleone sarà pacificamente in piazza Matteotti, davanti a Palazzo Frizzoni, per manifesteranno esporre le proprie ragioni e illustrare i contenuti del progetto alternativo “Ricuciamo”. «Con il nostro progetto i costi di interramento non verranno triplicati – sottolineano -, ma vi saranno invece risparmi economici».

Il no alla fermata in Fiera

Più stringata la risposta data dagli uffici regionali in merito a una possibile stazione al polo fieristico. «L’inserimento della fermata intermedia Fiera risulterebbe critica per i vincoli plano-altimetrici e la presenza di interferenze idrauliche e infrastrutturali che rendono difficile individuare un tratto di tracciato non in pendenza ed in rettilineo».

«Prendo atto che le istituzioni competenti e coinvolte, sia pur con colori politici diversi, hanno fatto le medesime valutazioni sull'opera - commenta Niccolò Carretta -. Ora auspico che Regione agisca da coordinatrice di una cordata affinché il progetto abbia il minor impatto possibile sul quartiere di Boccaleone; un percorso che deve vedere in primo luogo anche il coinvolgimento attivo della cittadinanza per valutare un piano di opere compensative».

Tuttavia, il consigliere regionale di Azione trova incomprensibile la chiusura di Regione sulla valutazione di una fermata in Fiera, che al contrario sarebbe «assolutamente fattibile se il progetto venisse modificato con un tracciato a raso, come chiesto dal Comune – conclude Carretta -. La Fiera è un luogo ormai diventato simbolo, che meriterebbe una sua fermata per una lunga serie di motivi. Nonostante il rifiuto di Regione Lombardia, mi impegnerò per raggiungere un obiettivo che sarebbe fondamentale per il rilancio economico e culturale di Bergamo».

Seguici sui nostri canali