Trenord, sale ancora lo stipendio dell'amministratore delegato, «ma il servizio è sempre peggio»
La denuncia arriva dal gruppo Pd in Regione Lombardia. I compensi riguardano il 2023, ma la notizia arriva in un anno nero per i bergamaschi...
Va sempre più su lo stipendio di Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord e direttore generale di Ferrovie Nord Milano. Già nel 2022 la sua retribuzione annua era salita del venti per cento, dai 568.366,52 ricevuti nel 2021 ai 627.274, 75. Nel 2023, un nuovo aumento. Secondo quanto denunciato dal gruppo consiliare del Partito Democratico in regione Lombardia il supermanager avrebbe guadagnato più di 660 mila euro.
Pd: «Servizio peggiorato negli ultimi anni»
«Il servizio ferroviario regionale è nettamente peggiore di quanto fosse prima dell'arrivo in regione di Attilio Fontana all'inizio del 2018. A certificarlo sono i numeri ufficiali forniti dalla regione e dall’azienda in documenti ufficiali - lamenta il gruppo consiliare Pd in Regione Lombardia -. Da poco è stato pubblicato il bilancio di sostenibilità 2023, che permette di aggiornare i confronti con gli anni precedenti. La puntualità (arrivo entro cinque minuti) del 2023, secondo questo documento, si è assestata all'82 per cento. Il dato nel 2022 era dell'83,7 per cento».
Aggiungono: «Anche le linee che nell'arco di un mese sono state sotto gli standard per puntualità e soppressioni, dimostrano che negli ultimi anni c'è stato un peggioramento. Nel 2023 le linee a Bonus, cioè tanto deficitarie da far riconoscere agli utenti abituali uno sconto sull'abbonamento del mese successivo, sono state 179, in aumento rispetto all’anno precedente, ma soprattutto quasi raddoppiate se si considera il 2017. Inoltre, il servizio ferroviario regionale ha ridotto sia l'offerta, sia il numero di utenti giornalieri. Se nel 2017 i treni di Trenord hanno percorso complessivamente 43,5 milioni di chilometri, nel 2023 ne hanno compiuti solo 40,7. La riduzione del servizio del 6,4 per cento».
Un anno nero
La notizia dell'aumento dello stipendio del manager nel 2023 arriva tra l'altro in un momento nero per i pendolari lombardi, in particolare per quelli bergamaschi. I lavori per il raddoppio, legati a Rfi, hanno portato molti disagi lungo la linea Bergamo-Ponte San Pietro con l'interruzione della linea e l'introduzione di bus sostitutivi e si è riflessa anche su altre tratte con una riduzione del servizio.
Inoltre, con l'entrata in vigore del nuovo contratto di servizio ferroviario regionale, stipulato da Regione Lombardia e che ha visto Trenord riconfermato per i prossimi dieci anni, è cambiato il sistema di erogazione dei bonus automatici, diventati degli indennizzi da richiedere. Diversi, e meno stringenti per Trenord, anche i criteri secondo i quali una linea rientra tra quelle puntuali o meno.
Regione: «Linee più moderne ed efficienti»
Nel merito l'assessore ai Trasporti di Regione Lombardia Franco Lucente sottolinea invece che «l'81 per cento dei treni arriva a destinazione in orario, l'87 per cento entro i sette minuti, il 95 per cento entro quindici minuti». Aggiunge: «Ad oggi otto linee sono chiuse in tutto o in parte, poiché interessate da lavori infrastrutturali che sta svolgendo Rfi, altro attore del sistema complesso della mobilità. Questi lavori, che necessariamente comportano dei disagi, influiscono negativamente sulla puntualità, ma porteranno certamente dei benefici, per linee più moderne e un servizio sempre più puntuale ed efficiente».
Ferrovie Nord Milano
Sull'aumento dello stipendio del manager, Ferrovie Nord Milano tiene a precisare: «I compensi del dottor Marco Piuri citati negli articoli sono relativi alla sua posizione di direttore generale di Fnm. Sono dunque interamente pagati da Fnm e includono sia la parte fissa sia quella variabile. Per gli altri incarichi ricoperti (amministratore delegato di Trenord e presidente di Tilo) non percepisce alcuna retribuzione». Continua la nota: «Va ricordato inoltre che Fnm, nel periodo 2019-2023, è passata da 300 milioni di euro di fatturato consolidato ad oltre 600 milioni con l’ingresso nei settori delle infrastrutture autostradali e delle energie rinnovabili. Nello stesso periodo l'Ebitda consolidato è passato da 71 milioni a 211 milioni", conclude la nota.
Una riprova che viviamo in un paese di cialtroni. Un servizio quello di trenord da terzo mondo . Che vergogna