Il caso

Troppe palline da golf sulla sua casa a Longuelo: «Chiudete quella buca»

Roberto Beretta ne fa una questione di sicurezza, sostenendo che uno degli oggetti potrebbe colpire lui o i suoi cari

Troppe palline da golf sulla sua casa a Longuelo: «Chiudete quella buca»
Pubblicato:
Aggiornato:

Una situazione particolare quella di Roberto Beretta, residente in via del Coppo a Bergamo: la sua casa si trova infatti vicino al golf club “Ai Colli di Bergamo” e, stando a quanto raccontato da lui stesso, sarebbe colpita decine di volte in un anno dalle palline provenienti dal terreno di gioco.

La vicenda è riportata oggi (giovedì 27 ottobre) dal Corriere Bergamo: costruita negli anni Cinquanta dai nonni, la sua abitazione ha dovuto però fare i conti già in passato con la vicinanza del campo sportivo. In realtà, la situazione prima era ben peggiore: erano circa un centinaio le palline bianche che colpivano il suo tetto, rompendo le tegole e rimbalzando poi in giardino. Dieci anni fa c’era stato un episodio più pesante: un tiro sbagliato ne scagliò una direttamente in una delle sue finestre, mandandola in frantumi.

Certo, ha spiegato Beretta, le proprietà succedutesi nella gestione lo avevano sempre risarcito per i danni, inoltre è stata recentemente installata anche una rete di protezione, alta quindici metri, vicino alla zona della buca che dà problemi: ciò ha permesso di ridurre la caduta degli oggetti, che adesso si sarebbero dimezzate, arrivando a cinquanta. Il diretto interessato lo sa bene, perché è ovviamente lui a raccoglierle. Nonostante i miglioramenti, ha fatto richiesta di chiudere la buca nella zona inferiore del campo, quella vicino all’incrocio delle vie del Coppo e Longuelo, per una questione di sicurezza.

Secondo Beretta ci sarebbe il rischio che una delle palline possa colpire qualcuno, anche se ad oggi non è mai accaduto. La sua domanda è stata rinnovata, l’ultima volta, in seguito alla decisione del Comune di Bergamo di spostare il passaggio di servitù da via della Rovere ad una strada marginale più a est, sempre allo scopo di evitare incidenti.

La risposta della direttrice del golf club Claudia Orlandini, tuttavia, non si è fatta attendere: ha ribadito che la questione della sicurezza per loro è primaria e i danni sono sempre stati risarciti. Ha inoltre dichiarato che, dall’installazione della rete di protezione due anni fa, non hanno più avuto notizie dal signor Beretta e può capitare che le palline escano dal campo, magari rimbalzando contro un albero, nonostante le barriere. Infine, ha spiegato che chiudere una buca equivarrebbe a chiudere parte della loro attività.

Seguici sui nostri canali