Un'altra edicola chiusa a Torre Boldone: è davvero «un mondo che finisce»
In piazza Papa Giovanni XXIII. Sbigottiti e rammaricati i cittadini. «I bimbi correvano a comprare i fumetti, le figurine»

di Andrea Carullo
C’è una piaga che serpeggia fra i Comuni italiani e Torre Boldone non fa eccezione: la chiusura delle edicole.
Recentemente ha infatti chiuso una delle ultime tra quelle che erano sopravvissute, quella in piazza Papa Giovanni XXIII. Complice l’avvento di Internet, la crisi dell’editoria, la fruizione gratuita (o pirata) dei contenuti su social e simili, sta di fatto che anche questo storico esercizio di Torre non ce l’ha fatta a reggere, con sommo dispiacere di proprietari e cittadini.
Tante le persone che hanno accusato il colpo una volta appresa la notizia, quasi come se quel piccolo locale fosse stata una persona in carne e ossa. In molti hanno condiviso i loro personali aneddoti, come chi dice: «Non ricordo più quante enciclopedie e corsi completi ho acquistato a fascicoli settimanali». Oppure chi ci portava i bambini che «correvano all'edicola e insieme al nonno compravano un fumetto o i Gormiti».
E chi è da tanto a Torre si ricorda bene della Mimma, che gestì l’edicola per molti anni, della sua gentilezza e di come «sapeva con esattezza cosa un cliente volesse comprare quel giorno e, se non passava, lo metteva da parte e glielo teneva via».
Affettuoso il commento dell’assessore Enrico Artifoni (...)
Sarebbe bastato non far fagocitare qualsiasi articolo ai supermercati, compresi libri, riviste quotidiani etc. Ce n'era proprio bisogno?
Colpa anche del caro affitti e di un sistema fiscale da rivedere, quando chiuderanno tutti poi qualcuno si sveglierà e chi ne pagherà saranno gli anziani.
Un mondo già finito. Io non mi ricordo più quanti anni sono che non compero più quotidiani cartacei. 15 anni, forse.. mi ricordo di un aumento consistente di prezzo che mi indusse a pensare "perché mai devo pagare sempre di più per giornali che mi piacciono sempre di meno?" E la decisione fu presa. Non me ne sono pentito, mai.
Ma voi quanti giornali acquistate in un mese?
Ormai chi lavora e ha lavorato tanto, per tutti, non è più considerato. chiudono grazie a internet, ai cellulari ai pc, ma anche ai supermercati e ai centri commerciali, un sacco di attività commerciali. Le edicole (la gente "legge" in internet senza approfondire), i negozi di fotografia e macchine fotografiche, le agenzie di viaggio. La gente compra in internet con corrieri che portano in giro di tutto 24 ore al giorno, domeniche comprese, poi magari vuole rivolgersi ai negozi per i problemi. Comprano anche scarpe e abbigliamento, farmaci ed alimentari, e ovviamente il negozio non può vivere con la dimenticanza dell'ultimo secondo. In quel momento il cliente si lamenta che manca il negozio sotto casa. Il mondo cambia, ma non in meglio e ne vedremo delle belle con la famigerata intelligenza artificiale. I giovani fanno tutto col telefono, dimenticandosi che se mancasse la corrente, non avrebbero neanche da mangiare, non hanno soldi in tasca, se non c'è il corriere che gli porta il cibo a casa, straniero e in genere di pessima quallità, non sono in grado neppure di cucinare due uova. Purtroppo gli è stato inculcato solo internet, come la panacea di tutto ed è difficile farli cambiare. Quando avremo città e paesi deserti di attività e solo dormitori, forse se ne accorgeranno, ma sarà troppo tardi, secondo me.