dal 18 maggio

"Allegro, ma non troppo", la nuova installazione luminosa per i portici della Biblioteca Angelo Mai

Il progetto, parallelo a quello a Brescia in Piazza della Loggia, è stato voluto dall'azienda Platek e realizzato dal designer Jan Van Lierde

"Allegro, ma non troppo", la nuova installazione luminosa per i portici della Biblioteca Angelo Mai
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Sotto i portici della Biblioteca Angelo Mai di Bergamo, e parallelamente sotto quelli del Monte di Pietà di Piazza della Loggia a Brescia, l'installazione gemella "Allegro, ma non troppo", pensata e realizzata dall'azienda bresciana Platek, è pronta. L'inaugurazione delle strutture, pensate nell’ambito di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, è prevista oggi, giovedì 18 maggio a Bergamo, e domani, il 19 maggio, a Brescia, in entrambi i casi alle 21.00.

«Non è un semplice apparecchio d'illuminazione»

Questa installazione è il contributo che Platek, azienda di illuminazione outdoor, ha voluto dare per celebrare il proprio territorio, come spiega il suo Ceo Federico Cittadini: «Abbiamo deciso di collaborare a quattro mani con l’amico architetto e lighting designer di fama internazionale Jan Van Lierde. Grazie alla sua sensibilità e al bagaglio di conoscenze abbiamo rielaborato creativamente il tema de La Città illuminata.  Ne è scaturita un’installazione, attraverso la quale svolgere un racconto, non un semplice bell'apparecchio di illuminazione. Un'opera il cui valore va oltre l’oggetto illuminante che mostra come la luce interagisce ed evolve attraverso la materia».

Esagoni luminosi in rotazione

I corpi illuminanti utilizzati per l’installazione sono della serie Esagono, dal catalogo Platek, disegnata da Maurizio Quargnale; un prodotto mobile, dal design lineare a sezione esagonale che qui mostra tutta la sua forza espressiva e versatilità. Spiega Jan Van Lierde: «Per ognuna delle due opere, ho lavorato ad una composizione di 27 esagoni luminosi, individualmente motorizzati e rivestiti da una speciale pellicola dicroica. La rotazione di ogni singolo corpo, colpita dalla luce naturale e dai tre faretti che a distanza la illuminano, crea una moltitudine di rifrazioni di colori tutto intorno all’opera. Posizionate in zone chiave di ciascuna delle due città, le due installazioni diventano un fil rouge luminoso che, simbolicamente e non, collega le due vicine città». Allegro ma non troppo resterà nelle due città fino alla fine del 2023.

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