Uniti anche nella morte: Angelo e Giuliana di Spirano scomparsi a tre giorni di distanza

Sono spirati a soli tre giorni di distanza l'uno dall'altra. Angelo Rossoni e Giuliana Amboni, coniugi di Spirano: una vita insieme, uniti anche nella morte. Lui, 83 anni, è morto sabato 29 marzo. Lei qualche giorno più tardi, martedì 1° aprile, poco dopo i funerali di lui.

«Non ha potuto continuare a vivere senza suo marito»

A raccontare la storia dei coniugi spiranesi è Luca, unico figlio, ai colleghi di PrimaTreviglio. Angelo e Giuliana si sono conosciuti da giovanissimi, nel 1968. Due anni più tardi dal loro amore è nato il figlio Luca, ora sposato con Maria Lena e residente a Gandino.

Hanno trascorso una vita tranquilla in paese, dove erano conosciuti da tutti. Angelo, dopo aver lavorato come imbianchino, era da diversi anni in pensione e non mancava giorno che non raggiungesse i suoi amici al parco di San Rocco, dove si incontrava per giocare a carte.

Giuliana, dopo un'embolia che l'ha colpita undici anni fa, ha iniziato a richiudersi in se stessa, smettendo di uscire e affidandosi al marito, che se n'è sempre preso gran cura, fino all'ultimo. All'uomo, infatti, è stata diagnosticata una brutta malattia soltanto di recente, che se l'è portato via nel giro di una settimana.

Era ricoverato all'ospedale di Zingonia, dove si è spento la mattina di sabato 29 marzo. I funerali martedì 1° aprile, a cui la moglie non si è sentita di partecipare: il dolore della perdita dell'amato marito è stato troppo forte, hanno spiegato i familiari. Dopo le esequie, al rientro a casa, Giuliana era ancora cosciente ma, poco dopo, si è sentita male ed è stata colpita da un arresto cardiaco.

Nonostante l'intervento dei soccorritori, che a lungo hanno cercato di rianimarla, per lei non c'è stato più nulla da fare ed è spirata. Come ha detto il figlio Luca: «Non ha potuto continuare a vivere senza suo marito».